Negli ultimi anni, il culto dell’immagine ha assunto un ruolo sempre più centrale, alimentato dai social media e dagli standard estetici imposti dalla cultura contemporanea. In questo contesto si inserisce la bigoressia, un disturbo psicologico legato alla percezione del proprio corpo, caratterizzato da un’ossessione per l’aumento della massa muscolare. Questa condizione, nota anche come dismorfia muscolare, colpisce prevalentemente i giovani uomini, ma negli ultimi anni ha mostrato una crescita significativa anche tra le donne. Naturalmente, non riguarda le persone che amano fare attività fisica o andare in palestra, ma si riferisce a un grave disturbo psichico.

La bigoressia è un sottotipo del disturbo da dismorfismo corporeo (BDD, Body Dysmorphic Disorder), in cui l’individuo sviluppa una preoccupazione eccessiva e irrazionale riguardo alla propria muscolatura, percependola come insufficiente o inadeguata, anche quando oggettivamente non lo è.
Tra i principali sintomi si riscontrano:
- Allenamenti eccessivi, con sedute di esercizio fisico prolungate e frequenti, con difficoltà a concedersi giorni di riposo.
- Diete iperproteiche e restrittive finalizzate all’aumento della massa muscolare, spesso con uso sproporzionato di integratori.
- Uso di steroidi anabolizzanti , in alcuni casi, assunzione di sostanze dopanti per accelerare i risultati.
- Isolamento sociale, riduzione delle interazioni con amici e familiari a favore dell’allenamento e del controllo del proprio fisico.
- Ansia e insoddisfazione costante, incapacità di percepire il proprio corpo in modo realistico, con conseguente disagio psicologico.
L’aumento dei casi di bigoressia tra i giovani è legato a diversi fattori socioculturali e psicologici.
Piattaforme come Instagram, TikTok e YouTube promuovono modelli estetici irrealistici. Questo crea aspettative irraggiungibili, spingendo i giovani a inseguire un ideale di perfezione irrealistico.
La GenZ, inoltre, è costantemente esposta a immagini di corpi iper-muscolosi, rafforzando l’idea che un fisico atletico sia sinonimo di successo e accettazione sociale.
A questo si aggiungono delle challenge virali che propongono il riposo viene come una debolezza.
Come spesso accade anche nei disturbi alimentari, questo tipo di problematica è legata al controllo che si ha su di sé. Specialmente in un momento delicato come può essere l’adolescenza, in cui è difficile pendere contatto con le proprie emozioni.
Purtroppo, la bigoressia ha serie implicazioni sulla salute:
- Lesioni muscolari e articolari dovute all’allenamento eccessivo.
- Squilibri nutrizionali per diete sbilanciate e iperproteiche.
- Danni al fegato e ai reni causati dall’uso di steroidi e integratori in eccesso.
- Depressione e ansia legate alla percezione distorta del corpo e all’isolamento sociale.
È fondamentale riconoscere i segnali precoci del disturbo e intervenire con un supporto adeguato. Prioritario è il ricorso alla psicoterapia. Solo dei professionisti possono promuovere una visione sana del corpo, basata su benessere e funzionalità e non sull’estetica. E soprattutto possono intervenire su quelle fragilità psichiche che portano a una sbagliata percezione di sé.