Il dibattito sulla gratuità del bagaglio a mano sui voli europei ha raggiunto una svolta significativa. Il 25 giugno il Parlamento europeo ha compiuto un passo per i diritti dei viaggiatori, votando quasi all’unanimità in Commissione Trasporti la proposta che sancisce il bagaglio a mano gratis. Ma cosa comporta realmente questa decisione e quando entrerà in vigore? Ogni passeggero avrà diritto a portare gratuitamente a bordo un trolley fino a 100 cm complessivi e 7 kg, oltre a un oggetto personale (40x30x15 cm). Il bagaglio a mano di dimensioni maggiori dovrà essere compreso nel prezzo base del biglietto. In altre parole, ogni viaggiatore avrà il diritto di portare con sé un trolley senza dover sostenere costi extra.
La normativa prevede che il bagaglio a mano venga considerato come “elemento indispensabile del trasporto passeggeri”, rendendo obbligatoria la sua inclusione nel prezzo del biglietto per tutte le compagnie aeree che operano nell’Unione Europea.
La decisione europea colpisce direttamente il modello di business delle compagnie aeree low cost, che negli ultimi anni hanno fatto del bagaglio a mano a pagamento una fonte di ricavo significativa. Ma la proposta ha già attirato le critiche delle compagnie aeree, preoccupate per l’impatto sui loro margini di profitto.
Attualmente, compagnie come Ryanair permettono per tutti i tipi di biglietti di portare gratis a bordo una piccola borsa, un porta computer portatile o uno zaino. Tali oggetti dovranno poi essere collocati sotto il sedile di fronte, mentre il trolley da cabina comporta un costo aggiuntivo che può variare dai 24 ai 59,90 euro a tratta.
L’introduzione della gratuità del bagaglio a mano potrebbe paradossalmente tradursi in un aumento dei prezzi dei biglietti aerei. Le compagnie low cost, per compensare la perdita di ricavi derivanti dai servizi accessori, potrebbero essere costrette ad alzare il prezzo base dei voli.
Questo scenario rappresenta un cambiamento sostanziale nel settore dell’aviazione commerciale europea, dove il modello “unbundling” – ovvero la separazione di servizi che prima erano inclusi nel prezzo del biglietto – ha permesso alle compagnie di offrire tariffe base molto competitive.
Nonostante l’approvazione della Commissione Trasporti, il nuovo regolamento dei diritti dei passeggeri deve ancora passare al vaglio del Parlamento europeo nella sua interezza. Successivamente, dovrà essere recepito dai singoli Stati membri, un processo che potrebbe richiedere diversi mesi o addirittura anni.
La procedura legislativa europea prevede infatti che, dopo l’approvazione parlamentare, il regolamento debba essere formalmente adottato dal Consiglio dell’Unione Europea prima di diventare legge vincolante per tutti gli Stati membri.
La scelta è stata accolta con entusiasmo da chi da tempo chiede maggiore trasparenza nelle tariffe aeree, ma ha incontrato forti resistenze da parte delle compagnie aeree. Il settore dell’aviazione sostiene che questa misura potrebbe compromettere la competitività delle compagnie europee rispetto ai vettori di altri continenti.
Le associazioni di categoria temono inoltre che la perdita di flessibilità nella strutturazione delle tariffe possa limitare la capacità delle compagnie di offrire prezzi veramente competitivi ai passeggeri che viaggiano solo con un bagaglio personale.
Per i viaggiatori, la nuova normativa rappresenta una maggiore trasparenza nei prezzi e la fine delle sorprese al momento del check-in online. Tuttavia, chi attualmente viaggia solo con una piccola borsa personale potrebbe trovarsi a pagare di più per un servizio che non utilizza.
La sfida sarà trovare un equilibrio tra la semplificazione delle tariffe e il mantenimento di prezzi accessibili per tutte le categorie di passeggeri. Il settore dell’aviazione europea si prepara quindi a una trasformazione significativa, con implicazioni che andranno ben oltre la semplice questione del bagaglio a mano.
