Il frontman dei Beatles, John Lennon, è stato forse la più importante celebrità che ha frequentato Baia Domizia, località campana situata nel golfo di Gaeta. Negli anni Sessanta, quasi al culmine della sua fama, John Lennon si rifugiò nell’anonimato che gli concedeva un luogo come questo Qui, dunque, Lennon affitta una villa e per un mese s’immerge completamente nella vita del luogo, cercando di rimanere lontano da giornalisti e sensazionalismo.
Non è un caso, infatti, che di quel soggiorno non ci sono delle prove fotografiche effettive se non i ricordi di chi l’ha incrociato o vissuto nella quotidianità del posto. Nel corso del tempo, però, Baia Domizia è stata una meta presa di mira da molti altri vip che hanno decretato il suo successo. Almeno fino agli anni Settanta.
Un passato romano
Come spesso accade, molte storie iniziano con l’arrivo dei romani. E questo vale anche per Baia Domizia. Il nord della Campania, infatti, era conosciuto ed apprezzato già dagli antichi, che vivevano nelle vicine Suessa e Sinuessa. A quel tempo, però, nella zona sorgeva un grande bosco dedicato alla ninfa Marica, protettrice delle paludi e delle acque. Qui era presente anche un tempio dalle parti del fiume Garigliano.
Sul territorio domiziano, inoltre, fu combattuta una delle ultime battaglie dell’Impero Romano: l’imperatore Maggiorano, infatti, scacciò i Vandali di Genserico che erano arrivati per saccheggiare tutte le ville romane.
La nascita di Baia Domizia
Per la nascita di Baia Domizia, però, è necessario aspettare la fine della Seconda Guerra Mondiale. Durante gli anni cinquanta, infatti, la rinascita economica della nuova classe borghese pone l’attenzione su un mercato mai considerato prima: ossia quello delle vacanze estive.
Così, nella speranza di sfruttare proprio quest’onda vitale, sostenuta anche da un grande impulso edilizio, nel 1959 il comune di Sessa Aurunca pubblicò un bando per l’assegnazione di un grosso terreno paludoso in riva al mare, proprio dove oggi sorge Baia Domizia Centro. L’offerta più convincente fu quella di un’impresa di Padova, che riuscì a sbaragliare la concorrenza dell’imprenditoria locale. Così, ottenuti tutti i permessi, sono stati iniziatiti i lavori per costruire una piccola cittadina posizionata sotto la Linea Gustav. Ossia il luogo in cui si era posizionato l’esercito tedesco per contrastare l’avanzata degli americani.
Quello che colpisce veramente, però, è l’anima verde con la quale è stata concepita Baia Domizia. Stando ai progetti originali, infatti, doveva mantenere l’aspetto di un piccolo centro, rispettoso del verde e, proprio per questo, caratterizzato da grandi viali con piccole villette e condomini. Il tutto costruito con materiali di prima scelta e, soprattutto, con attenzione per l’ambiente.
Il successo degli anni Sessanta
Baia Domizia ottiene immediatamente un grande successo, contendendo la fama di meta vacanziera d altre località come Ischia e Capri. Nei tre mesi estivi, infatti, il piccolo villaggio arriva ad ospitare fino a 15.000 persone, compresi anche un’enorme percentuale di stranieri. Tra questi una comunità proveniente dalla Scandinavia, grazie alla presenza di un camping nato per rispondere alle loro esigenze. Per chi volesse, inoltre, la struttura è ancora presente ed è considerata tra le migliori in Italia.
Tra gli anni Sessanta e Settanta, dunque, non era insolito incontrare dei personaggi del panorama artistico nelle vette o nei piccoli locali. Oltre a John Lennon, infatti, Baia Domizia ha ospitato Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Totò, i fratelli De Filippo e Patty Bravo. Un successo, però, destinato a mitigarsi notevolmente a causa del terremoto del 1980. Quello, infatti, è l’anno in cui tutti i sogni di gloria si infrangono con la scomparsa del turismo a cinque stelle, che torna a preferire Ischia e Capri.
Ad oggi, dunque, la località continua a vivere di quei ricordi passati ma ad abitarla e a frequentarla sono gli rimasti i figli ed i nipoti di chi, in quel lontano 1959, ha acquistato un’immobile dando il via alla storia di Baia Domizia.