Ava Gardner è stata una delle attrici più importanti della vecchia Hollywood tanto da essere stata inserita dall’American Film Institute al venticinquesimo posto tra le più grandi star della storia del cinema. Nata da una famiglia di agricoltori della Carolina del Nord il 24 dicembre 1922, ha avuto un’infanzia difficile e caratterizzata dalle ristrettezze economiche, dovendo affrontare anche diversi spostamenti.
La sua fortuna, però, è arrivata nel 1941 quando, durante una visita alla sorella a New York, posa per il cognato. Una delle sue foto, poi, viene messa in mostra nella vetrina di un negozio dove la nota un talent scout della MGM. Una casualità che accomuna la sua storia a quella di altre star del cinema dell’epoca e che le ha aperto molto velocemente le porte del successo.
Dopo quel primo contatto, infatti, Ava fa un provino muto, a causa del suo forte accento del sud, ed ottiene un contratto grazie alla sua evidente bellezza che l’ha resa, nel corso degli anni ,una delle interpreti più affascinanti del grande schermo. Con il suo trasferimento ad Hollywood, poi, arriva anche il matrimonio con l’attore Mickey Rooney, da cui divorzia l’anno successivo nel 1943.
La grande occasione, comunque, la ottiene dopo diversi corsi di dizione e grazie al film I gangsters di Robert Siodmak, dove recita accanto ad un giovane interprete destinato, anche lui, a diventare un divo: Burt Lancaster. Da quel momento inizia la sua ascesa che la porta, nel 1948, ad essere la protagonista de Il bacio di Venere. Un’occasione che ha cambiato anche la sua vita privata.
In quel momento, infatti, incontra Frank Sinatra, che sposerà nel 1951 e da cui divorzierà sei anni dopo. La loro è un’unione burrascosa che ha fatto parlare molti giornali dell’epoca e, ancora oggi, è una delle storie più affascinanti a Hollywood. Non è un caso, infatti, che nel biopic dedicato a Sinatra diretto prossimamente da Martin Scorsese, sia stata già annunciata la presenza del personaggio di Ava Gardner, portata sulle schermo da Jennifer Lawrence.
Dal punto di vista professionale, comunque, gli anni Cinquanta rappresentano un momento d’incredibile successo per Ava, anche se la MGM non la sfruttò mai pienamente per il suo potenziale. In quel periodo, comunque, recitò in titoli entrati nella storia del grande cinema come Le nevi del Chilimangiaro, Mogambo, La contessa scalza, Sangue misto e Il sole sorgerà ancora.
Nonostante tanto successo, però, la sua vita fu tutt’altro che appagante e tranquilla. La Gardner, infatti, ha iniziato a vivere una quotidianità piuttosto sgretolata e, soprattutto, a fare un uso eccessivo di alcol. Ed è proprio quest’ultimo che a contribuito a far sfiorerei, forse prematuramente, la sua bellezza. A questo, poi, si è aggiunto anche l’incidente con un toro a Madrid. Trasferitasi in Spagna per sfuggire alle pressioni di Hollywood, partecipa a una corrida dove uno zoccolo la colpisce. L’incidente le lasciò un segno piuttosto evidente sul volto che, gli abili truccatori, sono sempre riusciti a dissimulare.
Verso la fine degli anni Sessanta, poi, decide di lasciare Madrid per Londra. Qui vive in modo molto più riparato, osservando il cambiamento dell’industria cinematografica, la lenta agonia degli Studios e la nascita della New Hollywood. In questa ondata innovativa, però, c’è un progetto che la incuriosire particolarmente, Si tratta de Il laureato e, in particolare, del ruolo di Mrs. Robinson. Durante il suo incontro con il giovane regista Mike Nichols, dichiarò di essere porta a tutto per il ruolo, tranne spogliarsi.
La parte, ovviamente, andò a Anne Bancroft.ma questo non definì la fine della carriera della Garner. L’attrice, infatti, ha preso parte ad altri grandi progetti come Cassandra Crossing, Mayerling e Il giardino della felicità. La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 1982, mentre quella in tv è del 1986. Pochi anni dopo, nel 1990 a soli 69 anni, si spegnerà a Londra in seguito alle complicazioni di una polmonite. Una morte silenziosa per una donna che, invece, ha vissuto da protagonista attraverso il cinema.