Il 3 luglio 1971 moriva a Parigi Jim Morrison, il leader dei The Doors. E in quel momento nasceva un mito in grado di sopravvivere alla classica storia del rocker maledetto morto di overdose. Ma così è stato. James Douglas Morrison, detto Jim, lasciò questo mondo ufficialmente per infarto e arresto cardiaco. Con ogni probabilità, dopo aver inalato dell’eroina preparatagli dalla compagna Pam.
Aveva solo 27 anni ed entrò di diritto, suo malgrado, nel famigerato club 27 che avrebbe poi accolto Kurt Cobain, Amy Winehouse. E di cui già facevano parte Brian Jones, Jimi Hendrix e Janis Joplin.
Ma cosa successe nelle ultime ore di vita di Jim? Diciamo che la sua salute era precaria da tempo, a causa degli eccessi di alcol e sigarette. Ragione, questa, che rese frettolose le indagini sulla sua morte. Così, dopo una breve vacanza trascorsa al caldo del Marocco per riprendersi, Morrison e Pamela Courson tornarono a Parigi dove si erano stabiliti, nella casa al terzo piano del palazzo al numero 17 di rue de Beautreillis, nel quartiere di Saint Paul-Le Marais.
La notte che precedette la morte, Morrison ascoltò fino a tardi dei dischi, provando a trovare le idee per un nuovo pezzo. Pamela preparò delle strisce d’eroina, facendo credere al compagno che si trattasse di cocaina. Morrison le inalò e poi trascorse la serata in totale relax. Manifestò i primi sintomi di una crisi respiratoria intorno alle 4 del 3 luglio. Soccorso da Pam, rifiutò le cure mediche decidendo di fare un bagno caldo. Qualche ora dopo, Pamela, insospettita dal fatto che non fosse a letto, si assicurò delle sue condizioni.
Trovò Jim nella vasca con del sangue che usciva dal naso. Morrison vomitò in un paio di occasioni, ma sembrava essersi ripreso. Solo intorno alle 8.00 Pam si rese conto che Morrison fosse esanime. Alle 9.24, dopo una telefonata con Agnès Varda e Alain Ronay, arrivarono i soccorsi, ma i tentativi di rianimazione non sortirono effetto. Il certificato di morte arrivò solo alle 14.30, parlando di problema alle coronarie con infarto e arresto cardiaco.
Jim Morrison riposa nel cimitero parigino di Père-Lachaise dove ogni anno decine di fan adoranti gli rendono omaggio, interrogandosi sulla scritta sulla sua tomba: “Seguendo il proprio demone“. Fin qui la storia. Secondo la leggenda, però, Morrison non sarebbe affatto morto, ma vivrebbe un’esistenza serena in incognito. In fondo, i miti sopravvivono a sé stessi.