Il finale di Das Signal – Segreti dallo spazio arriva dopo 4 episodi nei quali ci viene spiegato come l’astronauta e scienziata Paula (Peri Baumeister), scomparsa misteriosamente dopo il suo ritorno dalla Stazione Spaziale Internazionale, avesse fatto un’incredibile scoperta mentre si trovava tra le stelle. La donna, infatti, attraverso la radio con la quale era solita comunicare con la figlia Charlie (Yuna Bennett), aveva captato una voce – simile a una bambina che diceva: Hello? – proveniente dallo spazio più profondo e in avvicinamento verso la Terra. Una volta rientrata, però, l’aereo che avrebbe dovuto riportarla a casa dal marito Sven (Florian David Fitz) e dalla bambina, era sparito misteriosamente dai radar, e con esso tutte le persone a bordo.
Sebbene inizialmente la polizia avesse insinuato che potesse trattarsi di un incidente provocato dalla stessa Paula – in quanto in passato aveva sofferto di allucinazioni – Sven aveva presto portato a galla la verità: la moglie aveva scoperto che un oggetto di origine aliena sarebbe presto sbarcato sul nostro pianeta, calcolandone con precisione giorno, luogo e ora dell’atterraggio. Tutte informazioni che qualcuno non voleva diventassero di dominio pubblico. Ma chi?
Dopo diverse disavventure, Sven e Charlie approdano a casa della filantropa miliardaria Benisha Mudhi, colei che aveva finanziato il progetto di ricerca nello spazio di Paula e alla quale, quest’ultima, aveva rivelato di aver individuato un’entità extraterrestre diretta verso la Terra. Padre e figlia forniscono quindi a Mudhi le coordinate precise dello sbarco – che erano sempre state in possesso di Charlie – e i tre, accompagnati dall’assistente della filantropa, Nora, si dirigono in elicottero in pieno deserto, per accogliere l’arrivo della misteriosa creatura proveniente dallo spazio. Durante il volo, però, Sven riceve un messaggio da una sua amica giornalista, che lo avvisa di stare in guardia: era, infatti, stata proprio Mudhi a piazzare la bomba che aveva provocato l’incidente aereo, uccidendo così Paula e tutti i passeggeri a bordo. Il motivo? Non voleva che la scienziata rivelasse al mondo la sua scoperta per poter essere lei ad accogliere chi o cosa sarebbe arrivato dallo spazio.
Una volta atterrati sul luogo X, Sven e Charlie vengono tenuti sotto tiro da alcuni uomini armati, mentre Mudhi, Nora e un manipolo di adepti attendono con impazienza l’arrivo degli alieni. All’orario stabilito, però, non sopraggiunge nessuno e la miliardaria finisce per convincersi che, la voce proveniente dallo spazio, alla fine non era stata altro che l’ennesima allucinazione di Paula. Decide così di ripartire, ma non prima di aver dato ordine a Nora di uccidere padre e figlia. Stanca però del modus operandi della sua superiore, la donna fa solamente finta di sparare ai due, che cadono a terra come morti per poi rialzarsi una volta decollato l’elicottero. Ed è proprio in questo momento che Sven si rende conto di una cosa importantissima: quelle di Charlie erano solo una parte delle coordinate corrette. L’altra parte era infatti sempre stata in possesso dell’uomo, nascosta in un messaggio in codice lasciatogli dalla moglie poco prima di partire, che indicava come momento dell’atterraggio il giorno di San Nicola.
Tre mesi più tardi, apprendiamo dalla televisione che Mudhi è stata arrestata, in seguito alla confessione rilasciata dalla sua assistente Nora. Vediamo invece Sven e Charlie dirigersi nuovamente verso lo stesso luogo nel deserto nel quale avevano quasi trovato la morte qualche tempo prima, per attendere l’arrivo della navicella spaziale. E all’ora stabilita, qualcosa effettivamente atterra, ma padre e figlia si rendono subito conto che non si tratta di un oggetto alieno: è, invece, la Voyager 1, una sonda lanciata nello spazio dalla NASA il 5 settembre 1977. Al suo interno, i due rinvengono il famoso disco d’oro contenente immagini, suoni e testi dell’umanità, inserito con l’obiettivo di portare nello spazio una testimonianza del nostro passaggio nell’Universo. La voce che aveva sentito Paula, quindi – Hello? – faceva solamente parte di questa missiva, e non si trattava di un tentativo di comunicazione extraterrestre. Nonostante il finale di Das Signal – Segreti dallo spazio disattenda forse le aspettative di parte del suo pubblico, la miniserie sci-fi di Netflix ha in realtà il coraggio di veicolare un messaggio di unione e di speranza, racchiuso in quel disco in vinile dagli intenti universali.