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Home » Spettacolo » Gomorra: a quali boss della camorra si ispirano i Savastano?

Gomorra: a quali boss della camorra si ispirano i Savastano?

I Savastano di Gomorra - la serie sono ispirati ai camorristi del clan di Lauro, ma non solo. Ecco chi sono i personaggi reali da cui hanno preso spunto.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino17 Ottobre 2023Aggiornato:3 Giugno 2024
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Gomorra, il clan Di Lauro ispirò i protagonisti della serie
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Nella serie televisiva Gomorra, tratta dal libro di Roberto Saviano, i Savastano sono ispirati ai veri rappresentanti del clan camorrista dei Di Lauro, in particolare a Paolo Di Lauro, ai figli Cosimo e Marco e in minima parte anche a Domenico. Pietro Savastano, il boss interpretato da Fortunato Carlino, è stato modellato infatti sulla figura di Ciruzzo o’ milionario, ovvero il patriarca Paolo Di Lauro, mentre per il figlio di Pietro, Genny, si sono ispirati ai figli di Paolo, ma anche ad altri personaggi.

Paolo Di Lauro, che si mostrava solo ai suoi fedelissimi, fu chiamato “o’milionario” da un altro boss, Luigi Giuliano, sorpreso dalla grande quantità di soldi con cui era solito andare in giro. Nello specifico il suo soprannome gli sarebbe stato dato in occasione di una serata di poker e giochi d’azzardo durante la quale a Di Lauro letteralmente fuoriuscivano i soldi dalle tasche.

Il personaggio di Genny Savastano, invece, sarebbe stato ispirato dai tre figli dell’ex sodale del boss Aniello La Monica. Questo gioco di rispecchiamenti è particolarmente interessante, soprattutto perché molte cose sono cambiate in sede di scrittura. In un primo momento, infatti, Genny, interpretato da Salvatore Esposito, era stato suggerito da Domenico Di Lauro, figlio di Paolo, noto nell’ambiente della camorra per le scorribande nelle varie città, non ultima quella di Casoria (che nella serie è Casavatore). Domenico morì a causa di un incidente in moto, fatto ripreso anche in Gomorra, con la differenza che Genny riusciva a recuperare.

Poi, nel personaggio di Gennaro Savastano sono confluite anche le figure di Cosimo Di Lauro e Marco Di Lauro. Dal primo, considerato il vero mandante della prima faida di Scampia nel 2004, morto in carcere a 48 anni, ha preso la lotta con i vecchi rappresentanti del Clan. Dal secondo, il lunghissimo periodo di latitanza. Marco Di Lauro, infatti, è stato catturato dalla polizia nel marzo del 2019 dopo ben 14 anni di fuga. All’epoca faceva parte dei criminali più pericolosi d’Italia, secondo solo a Mattia Messina Denaro, il boss mafioso morto il 25 settembre scorso.

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