Io, loro e Lara, film commedia del 2010 diretto da Carlo Verdone, finisce con Carlo che, per garantire un futuro a Lara e al figlioletto Michael, torna in Africa in missione, portando con sé le tre ragazze ex – prostitute. Nell’ultima scena del film, il giorno di Natale, Carlo saluta la sua famiglia in videochiamata; Lara e Michael sono ormai parte della casa; Luigi fatica ancora a nascondere il suo vizio; Eva e Aida, passata la fase emo, ora si vestono da lolite bionde, e Alberto, tornato da Rieti, ha una nuova fidanzata, Lourdes, di origini peruviane. Il film si conclude su alcune immagini del villaggio africano dove opera Carlo, accompagnate da una dedica scritta a Mario Verdone, padre del regista, scomparso nell’estate del 2009.
Carlo Mascolo, sacerdote missionario, dopo molti anni passati in Africa, colto da una profonda crisi spirituale, ha deciso di tornare a Roma dalla sua famiglia, per ritrovare la tranquillità e fare ordine nella sua vita. Tutti, però, sono troppo presi da se stessi e sembrano non fare troppo caso all’arrivo di Carlo; Bea, psicoterapeuta perennemente sull’orlo di una crisi di nervi, ha un difficile rapporto con la figlia Eva, che, attratta dalla sub-cultura emo, passa tutto il suo tempo con la sua migliore amica Aida, che si veste tale e quale a lei; Luigi, agente di borsa senza prospettive e con uno stuolo di amanti più o meno fisse, ha il vizio della cocaina, e non fa nulla per nasconderlo; ma soprattutto, il patriarca Alberto, dopo la morte della moglie, ha trovato una seconda giovinezza accanto a Olga, la sua badante moldava. Naturalmente, i figli sono preoccupati per le finanze dell’uomo, temendo che la donna voglia solo approfittarsi delle debolezze di Alberto, e chiedono a Carlo di parlare con il padre per farlo rinsavire.
Un giorno, Olga muore improvvisamente per un infarto, e nella vita della famiglia Mascolo all’improvviso entra Lara, la figlia di Olga e del suo primo marito; reduce da una grave depressione, e in cerca di una sistemazione stabile, la ragazza si trasferisce a casa di Alberto che, distrutto dal dolore, ha deciso di andare a vivere dalla sorella a Rieti; l’uomo, peraltro, nel suo testamento, aveva donato la casa a Olga. Luigi e Beatrice vogliono quindi liberarsi a tutti i costi di Lara, per riavere l’immobile e chiedono a Carlo di indagare su di lei, per scoprire eventuali segreti compromettenti. Lara, in effetti, conduce un’esistenza all’apparenza disordinata, tra telefonate di amanti respinti e lavori part time, e all’inizio è incuriosita dai modi un po’ timidi e concilianti di Carlo, che sembra pian piano affezionarsi alla misteriosa ragazza.
Una mattina, però, Carlo entra nella stanza occupata da Lara e la vede mentre si sta riprendendo in pose lascive con una webcam; sconvolto, la rimprovera fortemente, ma la ragazza gli spiega di aver bisogno di soldi; il prete, inflessibile, avverte immediatamente i fratelli; Bea e Luigi chiedono allora a Carlo di pedinarla per coglierla in flagrante. Arrivato alle terme di Caracalla, Carlo vede Lara e uno sconosciuto spogliarsi in macchina; disperato, non crede ai suoi occhi, ma all’improvviso, la donna scende dall’auto vestita da centurione romano; lavora come guida turistica per stranieri. Sempre più incuriosito, Carlo la spia da lontano con un binocolo, ma lei si accorge di lui e durante la pausa pranzo, gli propone uno scambio equo; lei cederà la casa alla famiglia di Carlo, ma loro in cambio, dovranno trattarla come fosse la loro figlia, e aiutarla a fare buona impressione con i Servizi Sociali. Solo la presenza di una dimora stabile e il calore di una famiglia unita potranno convincere la dottoressa Elisa Draghi a restituire a Lara il figlioletto Michael, nato anni prima da una relazione occasionale.
Il giorno della visita, tutto è pronto, e gli sforzi compiuti sembrano aver prodotto ottimi risultati; Luigi e Carlo, con l’aiuto di Eva e Aida, hanno allestito una cameretta per Michael, mentre Beatrice ha preparato un succulento pranzo. All’improvviso, però, si presentano alla porta tre ragazze di colore, arrivate in Italia tempo prima dallo stesso villaggio in cui Carlo era missionario; le ragazze, che ora lavorano come prostitute, sono inseguite dai loro protettori, che vogliono far loro del male. Carlo le fa entrare in casa, facendole passare da cameriere, per poi scacciare con forza i malviventi dal pianerottolo; mentre Elisa esamina la situazione a tavola, le finestre della casa sono trafitte da alcuni spari; i due criminali stanno cercando di stanare le ragazze. In un ultimo disperato tentativo, qualche giorno dopo, Carlo va da Elisa per perorare la causa di Lara; la donna, però, si è invaghita del prete, che assomiglia moltissimo al suo ex marito Giorgio, morto tragicamente, e cerca goffamente di sedurlo, dopo essersi sfogata con lui, mostrandogli le foto delle sue vacanze sulla Riviera Romagnola.
Carlo, fedele al sacerdozio, la respinge bruscamente, e le chiede di dare una possibilità a Lara; a casa Mascolo non ci saranno più sparatorie; lui se ne tornerà in Africa con le ragazze, e Michael potrà crescere in una famiglia unita e sana. Tornato al villaggio, Carlo il giorno di Natale fa una videochiamata a Roma per gli auguri alla famiglia; la prima a rispondere è Lara, che lo saluta insieme a Michael; alla spicciolata, poi, arrivano gli altri; Bea, Eva ed Aida, e Luigi. Tutti riuniti per comunicare a Carlo l’ultima grande novità; Alberto è tornato da Rieti, con una nuova moglie, questa volta peruviana. La cattiva connessione interrompe la chiamata, ma Carlo, sorridente, può tornare ad occuparsi della sua missione.
Io, loro e Lara, è un film commedia del 2010 scritto, diretto e interpretato da Carlo Verdone (Carlo), con Laura Chiatti (Lara), Anna Bonaiuto (Bea), Marco Giallini (Luigi) e Sergio Fiorentini (Alberto).