Prima del Dottor Who e del suo Tardis, per gli adolescenti degli anni Ottanta c’è stato un solo modo per viaggiare nel tempo: la DeLorean DMC – 12. Si tratta, ovviamente della macchina di Ritorno al futuro, film diretto da Robert Zemeckis nel 1985. L’auto viene ideata da Doc, uno scienziato indubbiamente geniale ed incompreso, che coinvolge il giovane Marty McFly, interpretato da Michael J. Fox, in un viaggio nel tempo proprio a bordo di un’auto speciale progettata da lui. Per quale motivo, però, la produzione ha scelto di utilizzare proprio il modello DMC- 12?
Dal frigo alla macchina
All’inizio la DeLorean doveva essere un frigorifero. O meglio, ad avere la capacità di trasportare nel tempo doveva essere proprio questo elettrodomestico. Poi, però, la produzione e lo stesso Zemeckis hanno cambiato idea per una motivazione ben precisa: il timore che molti ragazzi potessero chiudersi nell’elettrodomestico, con la speranza di trovarsi nel passato (o nel futuro). A questo punto, dunque, entra in scena la DeLorean, sempre per volontà del regista. Zemeckis, infatti, era affascinato da questo modello per il suo design avveniristico. Elemento imprescindibile per rendere le avventure di Marty ancora più mirabolanti, soprattutto nei vecchi anni ’50.
La Universal, da parte sua, invece, propone una Mustang per delle motivazioni strettamente commerciali. La Ford, infatti, era pronta a sborsare 75mila dollari alla casa di produzione per la scelta del loro modello, in cambio di un po’ di sana pubblicità. Una transazione che, però, viene nettamente rifiutata da Bob Gale, sceneggiatore del film con una frase entrata nella leggenda:
“Doc Brown Doesn’t Drive A Fucking Mustang!“
Creare la DeLorean DMC – 12
Per “trasformare” la DeLorean in una macchina in grado in viaggiare nel tempo è stato necessario apportare delle modifiche assolutamente scenografiche. Una di queste è l’inserimento del pannello di controllo con le tre linee temporali. Segue, poi, il reattore nucleare, realizzato con le borchie di una Dodge Polara (con le caratteristiche righe). E, per finire, diverse luci prelevate da aerei. Perfette per dare la sensazione del salto temporale.
Oltre questi elementi puramente estetici, però, la macchina ha subito anche delle modifiche strutturali ben precise. Il motore ad esempio, è stato cambiato con quello di un Porsche per aumentarne le prestazioni e farla sfrecciare su strada. Sempre per lo stesso motivo, poi, è stato cambiato anche il tachimetro. All’epoca, infatti, gli strumenti per misurare la velocità potevano arrivare a segnare solo fino a 85 miglia orarie. La DeLorean, però, aveva bisogno di 88 miglia, ossia i 140 km orari per effettuare il salto temporale. Ed è proprio per questo motivo che viene aggiunto il tachimetro in grado di segnare fino 95 miglia.
Dove trovare la DeLorean
Per il film sono stati realizzati tre modelli, tutti di proprietà della Universal. A cui la DeLorean ha fatto causa per il mancato pagamento degli utili derivati dal merchandising (si parla di tanti soldi considerate le repliche, i Lego e via di seguito).
Ognuno di questi modelli ha avuto delle sorti diverse anche se gli appassionati di cimeli cinematografici e gli appassionati della trilogia possono ammirane almeno due. Uno, infatti, è stato restaurato nel 2010 ed ora si trova in mostra permanente al Peterson Automotive Museum di Los Angeles.
Il secondo, invece, è stato utilizzato per le riprese e quindi è andato distrutto. Alcuni pezzi, però, sono stati utilizzati per motivi promozionali. la carrozzeria della DeLorean originale, ad esempio, si trova all’interno del Planet Hollywood Hawaii. Per finire, il terzo esemplare è custodito all’interno degli Universal studio in Giappone.