Il significato di Quello che le donne non dicono di Fiorella Mannoia, è legato a doppio filo al mondo femminile. La protagonista del brano scritto da Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone parla delle donne, di cosa desiderano e di cosa hanno paura, della loro capacità di restare sempre in piedi nonostante le difficoltà della vita. Tuttavia, sono donne che nascondono i propri sentimenti per il timore di perdere il compagno della vita; che temono il passare del tempo perché rischia di renderle meno desiderabili. O che cercano un nuovo amore. In due parole, donne dolcemente complicate.
Siamo così, dolcemente complicate
Sempre più emozionate, delicate
Ma potrai trovarci ancora qui
Nelle sere tempestose
Fiorella Mannoia quindi dà voce a delle figure femminili che vivono sull’onda delle emozioni, per le quali il rapporto d’amore è fondamentale come l’aria. Felici di poter dire sì, a patto che ci sia la possibilità di vivere cose nuove.
Portaci delle rose
Nuove cose
E ti diremo ancora un altro sì
È difficile spiegare
Certe giornate amare, lascia stare
Tanto ci potrai trovare qui
Con le nostre notti bianche
Ma non saremo stanche
Neanche quando ti diremo ancora un altro sì
Diventato nel tempo una sorta di inno generazionale, Quello che le donne non dicono è stato presentato dalla Mannoia per partecipare al Festival di Sanremo del 1987, dove si piazzò all’ottavo posto, vincendo però il Premio per la Critica.
Fu un momento di svolta nella poliedrica carriera di Fiorella Mannoia, una delle interpreti più amate della musica italiana. «Ha cambiato la mia vita. Lì ho deciso che cantare sarebbe stato il mio destino», ha raccontato. Specificando come la canzone l’abbia poi resa in un simbolo per il pubblico femminile. «Con le donne non sono mai stata in competizione ma piuttosto una complice», ha spiegato.
Anche per questo, forse, la cantante romana si è sentita in dovere di modificare un verso del pezzo, quello in cui si legge e se ci confondiamo un po’. Una frase che a detta della stessa Mannoia suonava come ammissione di debolezza inappropriata. «Il mio orgoglio si è ribellato», ha detto. La nuova versione è diventata stabilmente e se ci trasformiamo un po’. Perché in fondo, la bellezza delle donne è tutta qui. Nella capacità di cambiare restando sé stesse.
La canzone ha fatto da colonna sonora allo spot della Calzedonia e dello yogurt Müller. Inoltre, in Tre uomini e una gamba, una spassosa Luciana Littizzetto si esibiva in un’orribile versione karaoke di Quello che le donne non dicono, vestita da sposa.