Starman di John Carpenter si conclude con l’addio tra Starman e Jenny. I due si scambiano un appassionato bacio d’addio. E l’extraterrestre dona alla donna la sua ultima sfera di energia, in modo tale che il figlio che Jenny porta in grembo potrà usarla in futuro.
Dopo aver intercettato una sonda con alcuni messaggi di saluto inviati dal pianeta Terra, un alieno (Jeff Bridges) decide di partire. Mentre si trova nei pressi dell’atmosfera terrestre, l’astronave viene attaccata da alcuni velivoli militari, riportando diversi danni. Costretto a un atterraggio di fortuna, l’essere inizia a cercare una forma di vita con cui poter interagire.
Arrivato nei pressi dell’abitazione di Jenny Hayden (Karen Allen), da poco rimasta vedova, l’extraterrestre assume le sembianze del marito defunto. Presentandosi di fronte alla donna, Starman gli chiede se può condurlo alla cittadina di Winslow, in Arizona. La ragazza con riluttanza accetta. Si accorge infatti che sia una creatura inoffensiva.
Starman le spiega che in Arizona si trova il Meteor Crater, dove potrà ricongiungersi alla sua astronave. L’alieno non può mancare l’appuntamento altrimenti morirà. Intenerita dalla bontà dell’essere, la donna decide di aiutarlo. Nel frattempo, una squadra guidata dai poliziotti George Fox (Richard Jaeckel) e Mark Shermin (Charles Martin Smith) si mette sulle tracce dell’alieno, convinti che egli abbia rapito la donna. Raggiunti dalla squadra militare, Jenny rimane uccisa a causa di un colpo accidentale. Starman però la riporta in vita.
Proseguendo il viaggio su un treno merci, la coppia trascorre una romantica notte. L’alieno confida alla donna di averle donato un bambino, che sarà il figlio del suo defunto marito Scott. Arrivati nei pressi di un bar, la coppia viene bloccata dall’agente Shermin, incaricato dall’agente Fox di catturare l’extraterrestre per farlo analizzare.
Ricevute spiegazioni da Jenny sulla situazione, il federale li lascia andare. Arrivati nei pressi del Meteor Crater, i due vengono braccati dall’agente Fox e dai suoi uomini, finché non sopraggiunge l’astronave che riesce a nasconderli. Arrivati al momento dei saluti, Jenny chiede a Starman di poterla portare con sé sul suo pianeta, ma egli la persuade perché ella non sopravvivrebbe. Così le dona la sua ultima sfera di energia, affinché la possa consegnare un giorno al suo futuro figlio.
Curiosità su Starman
La gestazione del lungometraggio è durata più di cinque anni, a causa di continue riscritture del copione. Preoccupati dalla similarità con la storia di E.T. L’extraterrestre di Steven Spielberg, i produttori contattarono diversi registi come Adrian Lyne, John Badham, Tony Scott e Peter Hyams. Se Lyne e Badham abbandonarono dopo poche settimane il progetto per dedicarsi ai lungometraggi su Flashdance e War Games, Scott e Hyams invece abbandonarono la produzione a causa delle continue divergenze creative con la Columbia Pictures.
Alla fine, la scelta registica cadde su John Carpenter, famoso per aver diretto due pietre miliari del genere horror come Halloween – La notte delle streghe (1978) e La cosa (1982).