Oggi, a 37 anni, Luis Suàrez gioca ancora a calcio tra le file dell’Inter Miami. Evidentemente, il giocatore uruguayano ha ancora tanta energia in corpo e la mette a disposizione della squadra di David Beckham. Una formazione di “vecchie glorie”, dove militano anche Leo Messi, Jordi Alba e Sergio Busquets. Più che per le sue doti tecniche, però, Luis Suàrez, è passato alla storia per un’altra cosa: il famigerato morso a Giorgio Chiellini.
Se non ricordate il fattaccio, ve lo ricordiamo noi. Era il 24 giugno 2014. Al 79.mo minuto della sfida tra Italia e Uruguay, ultimo match della fase a gironi del Gruppo D ai mondiali in Brasile, l’attaccante sudamericano Luis Suàrez diede un morso al difensore azzurro Giorgio Chiellini. Addentando la sua spalla sugli sviluppi di un’azione da calcio d’angolo. Chiellini chiese l’espulsione, ma l’arbitro messicano Marco Antonio Rodriguez non vide e lasciò in campo Suàrez. L’Italia di Cesare Prandelli, sconfitta poi per 1 a 0 grazie al gol di Godin, uscì di fatto dalla competizione iridata, tra mille polemiche.
Non proprio come Italia-Corea del Sud arbitrata da Byron Moreno, ma poco c’è mancato. La prova TV ovviamente lo inchiodò alle sue responsabilità.
In una lunga intervista rilasciata nel 2018 al compagno di squadra al Barcellona Gerard Piqué, riportata da Gazzetta.it, Suàrez ha spiegato:
“Mi sono reso subito conto di averlo fatto, non riuscii nemmeno a esultare dopo il gol di Godin. Stavo già pensando alle conseguenze del caso. Nello spogliatoio, dopo la qualificazione, ho subito parlato con mia moglie che era in Brasile con i miei figli. Io volevo negare, piangere, tutto. Alla fine c’erano vari sentimenti nello spogliatoio, ma tutti controllavamo il cellulare perché avevamo paura delle conseguenze. Un momento doloroso per me e per la squadra. Mi ha ferito“.
Quel gesto fu il terzo nella carriera di Suàrez, dopo il doppio morso nel 2010 e 2013 rispettivamente contro PSV e Chelsea, quando era nell’Ajax e al Liverpool. E costò al giocatore, all’epoca ancora coi Reds, la squalifica da tutte le gare di Premier per 4 mesi. E nove turni internazionali da saltare. Per i tifosi della Celeste, però, Suàrez fu un eroe.
Anni dopo, nel 2020, sempre Gazzetta.it riportò il pensiero (pacato) di Giorgio Chiellini sull’accaduto.
“Dopo un paio di giorni ci siamo risentiti al telefono e non c’era bisogno di chiedermi scusa. Anch’io in campo sono un gran figlio di p… e ne vado fiero: le malizie fanno parte del calcio, neanche le chiamo scorrettezze. Bisogna essere furbi e io Suarez lo ammiravo da sempre“.
E noi che eravamo preoccupate.