Non sempre i nomi delle squadre di calcio sono uguali a quelle della città d’appartenenza. Spesso, infatti, il nome di una squadra fa riferimento anche ad altri aspetti societari e della sua storia. Prendiamo il caso dei freschissimi campioni d’Italia dell’Inter. Inter è l’abbreviazione di Internazionale. Un nome, questo, che si lega alle origini della squadra milanese, nata il 9 marzo del 1908 al ristorante l’Orologio, in piazza del Duomo, per opera di 44 “dissidenti” del Milan. La neo squadra, infatti, si chiamava Football Club Internazionale Milano perché i soci della società erano tutti ex dirigenti del Milan che rifiutavano il divieto di tesserare giocatori stranieri. Fondarono così un altra squadra che potesse accogliere anche calciatori provenienti anche da paesi fuori dall’Italia. Da qui, la scelta di aggiungere internazionale al suo nome. Familiarmente accorciato in Inter.
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Tra i soci fondatori dell’Inter, l’artista futurista Giorgio Muggiani, scelse i colori della squadra, il nero e l’azzurro. E il logo, il biscione, simbolo della famiglia Visconti, che aveva fondato il Ducato di Milano. “Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo” si legge nell’atto di fondazione. Muggiani disegnò anche il monoframma dell’Inter, FCIM, con le lettere intrecciate.
L’Inter è l’unico club italiano ad aver militato sempre in serie A dalla fondazione del massimo torneo, nel 1929-30, a oggi. La sua casacca è stata sempre a righe nerazzurre, a parte la stagione nel 1928 e 1929 quando utilizzò una maglia bianca rossocrociata.