La Nazionale italiana di calcio ha conquistato una vittoria netta per 3-0 contro Israele allo Stadio Friuli di Udine, in una partita valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2026 che si è svolta tra tensioni dentro e fuori dal campo. Mateo Retegui è stato il grande protagonista della serata, segnando due gol. Il terzo è arrivato a fine partita grazie a Gianluca Mancini, chiudendo una prestazione convincente degli azzurri.
Nonostante il risultato positivo, la strada verso i Mondiali del 2026 rimane complessa per l’Italia. La vittoria garantisce alla squadra di poter arrivare almeno seconda nel proprio girone, assicurandosi così l’accesso ai playoff. Tuttavia, le possibilità di qualificazione diretta sono ridotte al minimo, e tutto dipende da ciò che accadrà nelle ultime partite, in particolare dalle prestazioni della Norvegia.
La Norvegia attualmente guida il girone con 18 punti, tre in più dell’Italia, e ha un vantaggio determinante sulla differenza reti. Questo parametro, che rappresenta la differenza tra gol fatti e gol subiti, diventa decisivo quando due squadre terminano a pari punti. La Norvegia vanta una differenza reti di +26, frutto anche di una vittoria schiacciante per 11-1 in una delle partite precedenti. L’Italia, dopo il successo contro Israele, ha invece una differenza reti di +10.
Per qualificarsi direttamente ai Mondiali, l’Italia dovrebbe vincere le due partite rimanenti e sperare in un risultato improbabile: che l’Estonia riesca a non perdere contro la Norvegia il 13 novembre. In questo scenario, la Nazionale finirebbe prima a 21 punti, mentre la Norvegia si fermerebbe a 19 o 18 punti. Ma le probabilità che questo accada sono estremamente basse, considerando che all’andata la Norvegia aveva battuto l’Estonia 1-0 e che dovrà affrontare l’Italia il 16 novembre.
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Anche nell’ipotesi che l’Italia vincesse con un ampio scarto nell’ultimo incontro contro la Norvegia, servirebbe una differenza di almeno 10 gol per ribaltare il vantaggio norvegese nella differenza reti. Un’impresa praticamente impossibile nel calcio moderno, che rende lo scenario della qualificazione diretta più una speranza teorica che una possibilità concreta.
È quindi quasi certo che gli azzurri dovranno affrontare i playoff a marzo, per la terza volta consecutiva. Un dato che preoccupa i tifosi italiani, considerando come sono finiti i due precedenti tentativi: l’eliminazione contro la Svezia agli spareggi per i Mondiali del 2018 e quella, ancora più dolorosa, contro la Macedonia del Nord in semifinale per i Mondiali del 2022. Entrambe le mancate qualificazioni hanno lasciato un segno profondo nel movimento calcistico italiano.
I playoff del 2026 si svolgeranno su due turni, con semifinale e finale giocate su partita secca, senza andata e ritorno. In caso di parità al novantesimo minuto, si ricorrerà ai calci di rigore. Le avversarie non sono ancora note, ma l’Italia dovrà essere pronta ad affrontare due sfide decisive per conquistare il pass per i Mondiali che si terranno in Stati Uniti, Messico e Canada.
Ora l’attenzione si sposta sulle ultime due partite dei gironi di qualificazione. L’Italia dovrà prepararsi al meglio per affrontare prima l’Estonia e poi la Norvegia, con la consapevolezza che molto probabilmente il vero banco di prova arriverà a marzo, quando ai playoff si giocherà tutto in novanta minuti.