Negli ultimi giorni, i social sono stati travolti da una domanda tanto assurda quanto virale: cento uomini adulti e disarmati potrebbero battere in uno scontro fisico un gorilla? Il quesito, che può sembrare solo un gioco da bar, ha raccolto milioni di visualizzazioni e commenti dopo che lo youtuber MrBeast ha lanciato su X una provocazione: “Cerco 100 uomini per sfidare un gorilla“. Il post ha superato i 17 milioni di visualizzazioni, rilanciando un meme nato su Reddit già nel 2020, ma esploso prima su TikTok nel 2022 e tornato di moda ora.
Il “duello” si basa su un esperimento mentale in condizioni precise. Ovvero, ambientato in uno spazio chiuso e naturale, senza armi o vantaggi esterni. I cento uomini sono privi di addestramento, così come il gorilla non è stato stimolato a combattere. C’è chi sostiene che un singolo gorilla, per quanto muscoloso, non possa resistere all’azione collettiva di cento uomini, e chi invece pensa che l’animale possa vincere per la forza bruta e la potenziale letalità.

Dal punto di vista scientifico, Tara Stoinski, presidente del Dian Fossey Gorilla Fund, invita a smontare i miti su questi animali: i gorilla maschi adulti pesano circa 180 kg, hanno mascelle potenti e muscoli sviluppatissimi, ma non sono predatori e non attaccano se non per difesa. Secondo Stoinski, un gruppo così numeroso di umani, se ben coordinato, potrebbe effettivamente riuscire a logorare e sopraffare il gorilla, sfruttando strategia, turni di attacco e forza collettiva. Tuttavia, sottolinea anche che si tratta di una specie nota per la propria indole pacifica: li definisce “giganti gentili”, capaci di comportamenti affettuosi. Per esempio “offrono” la loro schiena per far riposare i cuccioli.
Altri esperti zoologi concordano che un esito favorevole all’uomo sia possibile, ma solo al prezzo di gravi conseguenze: diversi uomini riporterebbero fratture, morsi, commozioni cerebrali o, nei casi peggiori, lesioni mortali. Sul caso si sono espressi anche primatologi secondo i quali se i combattenti umani fossero costretti a ingaggiare lo scontro uno alla volta, il gorilla vincerebbe sempre.
Il dibattito ha superato il perimetro della zoologia per toccare aspetti etici e culturali. Alcuni utenti e studiosi lo interpretano come espressione di mascolinità tossica, del desiderio di dominio sull’animale e della tendenza a ridurre ogni fenomeno naturale a spettacolo. PETA e altre organizzazioni animaliste hanno condannato l’intero trend, accusandolo di banalizzare la violenza sugli animali e di distogliere l’attenzione dalle vere emergenze ambientali.
Insomma, il trend è abbastanza assurdo. E ricorda, nelle modalità, quello che lo scorso anno fece discutere, per motivi però decisamente diversi: quello dell’orso e della donna all’interno di una foresta.
In quel caso (era lo stesso periodo) si usavano i meme per parlare di violenza di genere.