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Home » Web » Che cos’è il Blockout 2024, la ghigliottina digitale in supporto della Palestina

Che cos’è il Blockout 2024, la ghigliottina digitale in supporto della Palestina

Ribattezzata digitine, ghigliottina digitale, l'operazione blockout è un nuovo trend social in supporto delle vittime di Gaza e in Sudan.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino11 Maggio 2024
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selena gomez e taylor swift con le mani insanguinate
Selena Gomez e Taylor Swift con le mani insanguinate in un'immagine fatta da IA (fonte: Instagram Blockout 2024)
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Si chiama Operation Blockout, ma on line la trovate semplicemente come Blockout 2024, ed è un boicottaggio di massa sui social nei confronti di tutte quelle celebrities che non hanno espresso solidarietà nei confronti della Palestina e di altre aree in crisi come il Sudan. In sostanza, si bloccano tutti gli account di attrici, attori, popstar e affini, anche se non si seguono, in modo da diminuire la copertura di pubblico generale e interferire, per quanto possibile, sugli affari di queste personalità.

Esiste un account Instagram ufficiale del movimento, @blockout.2024, in cui la lista di star da boicottare viene aggiornata di ora in ora. Tra queste ci sono Taylor Swift, Selena Gomez e il suo compagno Benny Blanco, Kim Kardashian e la madre Kris Jenner. Anche Jennifer Aniston e tutto il cast di Friends. Per quanto riguarda i musicisti, come will.i.am, il boicottaggio si estende anche alle piattaforme in streaming dove si possono ascoltare i loro dischi, come Spotify.

Ma com’è nato? Tutto ha avuto origine a margine del Met Gala 2024, dove un’importante influencer di TikTok, Haleyy Baylee, è stata protagonista di un video che ha ottenuto milioni di visualizzazioni. Nel video in questione la ragazza, vestita di tutto punto, si è trasformata in Marie Antoinette, pronunciando in synch la frase “Che mangino brioches!“.

LET’S GOOOOOOOOOOO #blockout2024 pic.twitter.com/ujPKgm09vn

— CritiCold (@ColdCriti) May 9, 2024

Lo spunto non è passato inosservato, scatenando un’onda di polemiche furibonde da parte di persone indignate per la mancanza di tatto della donna. Che, in un momento internazionale drammatico, ha voluto far pesare la sua ricchezza. Riferendosi a uno dei personaggi più controversi della storia. I commenti, allora, si sono trasformati in un movimento vero e proprio. Una sorta di ghigliottina digitale (digitine, dicono loro) che si abbatte su tutte coloro e tutti coloro che non usano in social in maniera virtuosa.

“È tempo di bloccare celebrità, influencers e ricche socialites che non usano le loro risorse per aiutare chi ha bisogno. Gli abbiamo dato le piattaforme. È tempo di riprendercele portandogli via i mi piace, i commenti, i nostri soldi e bloccandoli ovunque. Vi condanniamo alla ghigliottina digitale”

Il trend è già virale e in pochissimi giorni, sia su Instagram che su TikTok e X, sta avendo significative ripercussioni sui profili in questione. A quanto pare la pressione sui social è tale da aver spinto una cantante come Lizzo a prendere posizione. L’artista, infatti, ha aperto una sottoscrizione su GoFundMe per raccogliere denaro da destinare a  una famiglia palestinese per fuggire da Gaza.

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