Daniella Claeys è una cameriera di un locale londinese che, dopo una pessima recensione ricevuta da un cliente, ha deciso di riderci su. Trasformando il voto bassissimo in una maglietta. E girando un video subito virale su TikTok.
La ragazza, interpellata dal Wales Online, ha raccontato l’iter del “progetto”. Anzitutto, ha interpellato gli amici chiedendo loro se li avesse mai effettivamente messi in imbarazzo. Dopo le rassicurazioni (sennò che amici sarebbero?) la ragazza si è presentata a lavoro con una maglietta dalla stampa originale: uno bello screenshot della recensione a una stella. Da lì al video il passo è stato breve e, come ogni buon creator ironico sa, il filmato ha totalizzato in poco tempo quasi 3 milioni di visualizzazioni.
Cos’era scritto nella famigerata recensione? “Non torneremo mai più! In questo ristorante il personale ci ha fatto sentire molto a disagio“. A quanto pare, Daniella avrebbe fatto accomodare fuori gli avventori perché la loro bimba piangeva. “Non si è minimamente preoccupata di guardarci male e trattarci come se fossimo spazzatura facendoci accomodare fuori. Ovviamente abbiamo lasciato subito il locale. L’atmosfera non è molto adatta alle famiglie, non recatevi lì con i vostri figli“.
Il commento ha punto sul vivo Daniella che però ha reagito in maniera ironica. Spiegando che sì, aveva effettivamente chiesto a quelle persone di andare fuori, ma perché la piccola continuava a urlare. E alcuni clienti si erano lamentati con lei. “Mi dispiace che mi abbiano descritta così“.
“Ero sconvolta dalla recensione. Mettere a disagio qualcuno è l’ultima cosa che desidero. Tutti i miei amici pensavano che la recensione sul mio conto fosse così finta da essere divertente e, quindi, ho deciso di copiarla su una maglietta. So che non avrei dovuto reagire in questo modo, ma la critica stampata su una t-shirt fa ancora più ridere“.
@dandanthexanman Youve been served xx #waitress #1starreview ♬ original sound – Better Noise Inc
E siccome Daniella è anche intelligente, oltre che ironica, ha deciso venderà la maglietta sul sito Sixfeetunderclothing.com. Al costo di 17 euro e 82 centesimi. In fondo, perché non si dovrebbe trasformare in qualcosa di remunerativo un piccolo caso mediatico?