Mentre il mondo si interroga se il vertice in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin possa davvero portare alla pace in Ucraina (è tutto in fieri e incerto, ovviamente), il web pensa ad altro. In particolare, all’ipotesi che colui che ieri ha discusso con il presidente americano ad Anchorage con fosse il vero leader russo, ma una controfigura. Un grande classico delle teorie del complotto che corrono velocissime sui social. “Putin non era presente all’incontro con Trump, ha mandato una controfigura“, si legge in uno dei tanti commenti apparsi su X.
E ancora: “Putin ha mandato in Alaska un sosia che ha fallito miseramente sotto pressione della stampa americana. Che scherzo“.
Putin sent his body double to Alaska, who failed miserably under pressure from the US press corps.
What a joke. pic.twitter.com/QgUtwOTWeM— Igor Sushko (@igorsushko) August 15, 2025
Vero? Falso? Propendiamo per il falso. Tuttavia, questa bufala non è nuova e ciclicamente rifiorisce. Da tempo, infatti, si rincorrono news non verificate sulle pessime condizioni di salute di Putin che, per limitare i danni di una sua presunta malattia, utilizzerebbe con regolarità dei sosia.
Queste teorie hanno guadagnato attenzione durante l’invasione dell’Ucraina, quando il capo dell’intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov ha suggerito che le orecchie di Putin sembravano diverse in diverse apparizioni pubbliche. Ricercatori giapponesi hanno successivamente affermato di avere prove, basate su analisi con intelligenza artificiale, che il presidente russo utilizzerebbe diverse controfigure, concentrandosi principalmente su presunte differenze nel mento visibili in foto scattate in momenti diversi.
Tuttavia, il Cremlino ha sempre smentito ogni illazione, mentre alcuni fact-checker hanno concluso che le prove presentate si basano su confronti con immagini datate e informazioni false.
Eppure, c’è chi ha le idee molto chiare. “Chiunque ancora non capisca che questo è il sosia più sacrificabile di Putin è un idiota“, scrive Jay in Kiev, account molto seguito. Tutto sarebbe riconducibile ai video che mostrano Putin reagire con mimiche facciali buffe alle domande dei giornalisti presenti (per esempio quella fatta dalla giornalista dell’ABC Rachel Scott: “Fermerà l’uccisione dei civili?“). A destare sospetti anche la sua andatura. I beninformati dicono che non è la solita camminata da soldato del KGB.