Alessio Vinci ha scritto una lettera ritrovata nella sua stanza di albergo, a Parigi, a poca distanza dal cantiere dove il ragazzo è morto nel 2019, La lettera era accanto al computer, dove Vinci era certo che sarebbe stata vista. insieme ad altri fogli con strane scritte, sigle e numeri. Non riporta data e firma, ma sembra che la calligrafia sia la sua. Di seguito il testo della lettera:
“Non vi dico il perché ho fatto quello che ho fatto. Potete considerarmi anche solo un pazzo e poco mi importa se verrò ricordato così. Me ne fotto di quello che pensa la gente. Vi chiedo solo una cosa e so che qualcuno lo farà: fate vedere a tutti questo messaggio”.
L’ultima frase, anche a giudizio dell’avvocato Marco Noto che segue la famiglia, è quella che fa ipotizzare che il giovane ventimigliese sia finito vittima del tragico ingranaggio del Blue Whale Challenge, che prevede appunto la divulgazione di un messaggio finale. Il Blue Whale Challenge è un gioco che manipola i malcapitati al punto tale da portarli al suicidio.
Nella stessa occasione infatti, sono stati trovati altri messaggi scritti da Alessio, più misteriosi del precedente. Un foglio con su scritto E.T.P. je sais CAM 381ASLCM. Vinci aveva fotografato questa scritta con la telecamera del PC e l’aveva impostata come sfondo dello stesso. Inoltre, con la fiamma di un accendino aveva scritto la stessa scritta sulla parte inferiore della scrivania.
Alessio Vinci era un giovane di 18 anni di Ventimiglia trovato morto a Parigi il 18 gennaio 2019. La Procura di Parigi ha ufficialmente chiuso il caso come suicidio. Al momento, però, la famiglia e i legali sostengono che gli aspetti rimasti insoluti attorno alla morte del giovane siano ancora troppi, a cominciare da numerosi contatti telefonici mai individuati, fino a messaggi WhatsApp che non sono stati trascritti nel corso delle indagini ufficiali.
Dall’esame autoptico di Vinci non risultava che avesse assunto stupefacenti o alcool, ma quantità moderate di un farmaco anticoagulante. Anche questo è un mistero, perché non risulta che il ragazzo avesse particolari patologie e perché si trattava di un farmaco che invece assumeva suo nonno, deceduto poi nel 2023.