Morgan Spurlock è stato regista e documentarista noto per Super Size Me, una sorta di film inchiesta datato 2004, candidato all’Oscar, in cui Spurlock testimoniò in prima persona i danni di una dieta fatta solo a base di junk food. Decise coscientemente di nutrirsi da McDonald’s tutti i giorni, per un mese, per vedere come sarebbe cambiato il suo corpo.
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Morgan Valentine Spurlock nasce il 7 novembre del 1970 a Parkersburg, in West Virginia da Ben e Phyllis Spurlock. Dopo il diploma alla Wilson High School di Beckley, studia cinema alla Tisch School of the Arts di New York. Prima di debuttare dietro alla macchina da presa, Spurlock perfeziona la sua arte come drammaturgo, partecipando a numerosi spettacoli teatrali. Di grande ingegno, crea per MTV un format di successo, I Bet You Will, in cui sfidava persone qualunque a fare cose assurde in cambio di denaro.
Nel 2004 il successo mondiale arriva con il docudrama Super Size Me che in qualche modo inaugura un filone di lavori simili molto rigoglioso. Concepisce la storia durante un pranzo del Ringraziamento a casa dei genitori, quando scopre che due ragazzi avevano citato in giudizio McDonald’s per aver rovinato la loro salute. Durante le riprese guadagna 11 chili e complessivamente tutto il suo benessere, anche mentale, ne risente. Ci sono voluti 14 mesi per riprendersi del tutto. Anche grazie all’aiuto della fidanzata, che poi sposerà e da cui si separarerà, Alexandra Jamieson.
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Spurlock guadagna grande fama. Il suo lavoro successivo, Che fine ha fatto Osama Bin Laden? racconta la sua ricerca del nascondiglio del terrorista, mentre assiste alla nascita del primogenito. Nel 2011 è la volta di Come ti vendo un film, sul product placement nei film. E This Is Us, un documentario sulla boy band anglo-irlandese One Direction. Nel 2017 è ancora il cibo al centro del suo lavoro, Super Size Me 2: Holy Chicken!, focalizzato sull’industria intensiva del pollo.
Spurlock si è sposato tre volte e ha due figli, Laken James, nato il 9 dicembre 2006 e Kallen Marcus, nato il 22 maggio 2016. Muore a New York in seguito a complicazioni legate al cancro.
