Jake La Furia siederà per la prima volta al tavolo dei giudici nella nuova edizione di X Factor insieme a Manuel Agnelli, Achille Lauro e Paola Iezzi (seconda e ultima novità del parterre dei giudici). Mentre a condurre il talent sarà Giorgia. La Furia, comunque, rappresenta una delle new entry più interessanti che porterà nella trasmissione il background da rapper. La sua, infatti, è una lunga carriera iniziata, più o meno, 25 anni fa con i Club Dogo dando vita a successi come Che bello essere noi, Noi siamo il club e Non siamo più quelli di Mi Fist.
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Jake La Furia, pseudonimo di Francesco Vigorelli, nasce a Milano il 25 febbraio 1979, sotto il segno dei Pesci. Il suo soprannome è un omaggio a Jake the Muss (Jake “La Furia”) del cult movie Once Were Warriors – Una volta erano guerrieri. Figlio del noto pubblicitario Giampietro, Jake/Francesco entra in contatto con l’hip hop attraverso il writing nei primi anni ’90. Fonda il gruppo i Sacre Scuole assieme ai compagni di liceo Guè e Dargen D’Amico. Dopo lo scioglimento del gruppo per problemi con D’Amico, nascono i Club Dogo.
Nel 2012, però, inizia il suo percorso da solista con l’album Musica Commerciale. Il successo è immediato tanto da vincere il disco d’oro. A questo segue l’album 17, in collaborazione con Emis Killa. Tra gli altri colleghi con cui ha duettato, poi, ci sono anche Boomdabash, Le Vibrazioni e Ana Mena.
Uno degli eventi più importanti per la sua carriera e per i fan, però, arriva proprio a gennaio 2024. Dopo 10 anni, dal loro scioglimento, i Club Dogo si riuniscono per un tour di grande successo nei palazzetti e negli stadi, compresa l’attesissima data di San Siro prevista per il 28 giugno.
Jake La Furia, però, è non è solo un cantante ma anche un artista a tutto tondo, sempre nell’abito musicale. Da febbraio 2017, infatti, veste i panni di conduttore radiofonico con il programma Jake Hit Up. Oltre a questo ha lavorato in tv e al cinema. Per quanto riguarda il grande schermo, infatti, è apparso in due film: Mucchio Selvaggio, del 2007, per la regia di Matteo Swaitz, e I 2 soliti idioti, del 2012, per la regia di Enrico Lando. Per finire, poi, ha scritto un libro a quattro mani con Guè Pequeno, intitolato La legge del cane.
Nel maggio del 2017 ha sposato in gran segreto la storica fidanzata di cui non si conosce il nome. La coppia ha un figlio.