Anche se in un celebre sketch del trio Solenghi-Marchesini-Lopez comparve un santo con un remo, non esiste alcun San Remo (al massimo un San Remigio e un San René). Il festival musicale più amato e seguito d’Italia è solo quello di Sanremo, la cittadina della Riviera Ligure dove dal 1951 fa parlare di sé. E allora perché da anni sui social e, a volte, anche negli articoli compare il famigerato San Remo, a volte scritto come S. Remo? La questione non è banale e merita una spiegazione dettagliata. In realtà la città ha avuto effettivamente due grafie nel toponimo, anche se l’amministrazione, negli anni, ha sempre preferito quella unita. E per imporre la sua volontà, c’è voluto un po’ di tempo.

Originariamente, infatti, la città era conosciuta come “Civitas Sancti Romuli”, in onore di San Romolo, un vescovo che visse nei boschi di Sanremo come eremita. Secondo una tesi, il passaggio da “Romolo” a “Remo” si consumò alla morte di san Romolo. Visto che nel Medioevo le tombe dei santi erano considerate luoghi di grande valore spirituale, il Sanctum Heremum (l’eremo santo) sarebbe diventato “Santo Eremo” e quindi “San Remo”.
Spiegazione del tutto credibile, pur se mancante dell’ufficialità data da documenti che certificassero la presenza di un Santo Eremo. Allora ecco arrivare l’altra tesi, oggi considerata più valida. Secondo cui, la trasformazione del nome da “Romolo” a “Remo” avvenne a causa delle tipicità fonetiche della lingua ligure che portarono “Romolo” a diventare “Romu”, ovvero”Rœmu”.
Fin qui, tutto chiaro. Ma come si è arrivati allora a Sanremo? Sul finire degli anni ’20, l’Istat fece in modo che fosse scelta la forma staccata “San Remo”, per uniformare il nome della città a quello delle altre località il cui nome è riferito a un santo. Il tutto, ufficializzato da un documento datato 2 settembre 1937 in cui il podestà di allora, Giovanni Guidi, avrebbe dovuto accettare di fatto il nome San Remo. La disputa tra Comune e Istat fu lunga e anche pungente, poiché Guidi, avrebbe preferito di gran lunga usare Sanremo. E per vari motivi. Anzitutto, il nome Sanremo era usato da secoli e si era naturalmente sviluppato, in questa forma, nei documenti e nella parlata comune. Non solo: il nome Sanremo era già noto a livello internazionale, grazie al turismo e cambiarlo avrebbe creato confusione.
Il botta e risposta fu, come detto, molto aspro. Fino a quando, l’8 agosto 1940 il presidente dell’Istituto centrale di Statistica richiamò nuovamente il Comune scrivendo: “… codesto comune dovrà modificare secondo il nome seguito da questo Istituto (San Remo) l’intestazione della carta ufficiale nonché i timbri in uso presso gli uffici comunali“. Così, il 30 agosto 1940 il podestà si piegò alla forma San Remo. Rimase così a lungo, anche se, alla fine della Guerra, il nome di San Remo ha continuato a essere rifiutato a livello locale, in favore della versione unita.
Nella documentazione prodotta a livello centrale, proveniente dalla Gazzetta Ufficiale, dall’Anagrafe tributaria e dai documenti dell’Istituto di Statistica, tuttavia, ha continuato a essere mantenuta la forma staccata. Alla fine l’hanno vinta i “puristi” del nome tutto attaccato.
E dopo l’approvazione dello Statuto, e varie Deliberazioni Consiliari tenutesi tra il 1991 e il 2002, si sancì definitivamente che la denominazione ufficiale della Città fosse Sanremo.