Il Kinetoscopio è stato il primo apparecchio in grado di offrire una visione individuale di immagini in movimento, precursore del cinema moderno. Fu brevettato da Thomas Edison nel 1891, ma il suo sviluppo tecnico si deve in larga parte al suo collaboratore William Kennedy Laurie Dickson, ingegnere scozzese naturalizzato statunitense. Sebbene Edison venga solitamente identificato come l’inventore, fu Dickson a curare la realizzazione concreta del dispositivo.
Il Kinetoscopio non era un proiettore, bensì un visore individuale. Si trattava di un armadio verticale con una fessura superiore per osservare il film. Al suo interno, una pellicola perforata da 35 mm (prodotta in collaborazione con George Eastman, fondatore della Kodak, che aveva sviluppato la pellicola flessibile) scorreva tra una fonte luminosa e un sistema di lenti e otturatori, creando l’illusione del movimento grazie al principio della persistenza retinica.

Il movimento della pellicola era garantito da un motore elettrico, e l’osservatore poteva guardare la sequenza muovendo una manovella o, nelle versioni più avanzate, semplicemente inserendo una moneta per attivare il meccanismo per pochi secondi. Ogni filmato aveva una durata di circa 15-30 secondi, e le scene ritraevano momenti semplici della vita quotidiana, spettacoli di danza, lotte di pugilato o scenette umoristiche.
A differenza del cinema come lo si conosce oggi, il Kinetoscopio era concepito per la fruizione individuale. Non esisteva una proiezione collettiva su schermo, lo spettatore guardava le immagini da solo, chinandosi sopra il dispositivo. Questa impostazione limitava la capacità di condivisione dell’esperienza visiva e impedì, inizialmente, lo sviluppo di sale cinematografiche come luoghi pubblici.
Nel 1894, furono inaugurati a New York i primi Kinetoscope Parlor, spazi simili a sale giochi, dove gli spettatori potevano visionare diversi filmati a pagamento. L’iniziativa ebbe successo commerciale, ma fu presto superata dall’introduzione della proiezione collettiva, nata grazie all’intuizione dei fratelli Lumière nel 1895. Il loro apparecchio, il cinématographe, era in grado di riprendere, sviluppare e proiettare immagini in movimento.
Nonostante questo, il contributo del Kinetoscopio alla storia del cinema è fondamentale. Per esempio, introdusse il concetto di pellicola perforata, il formato da 35 mm, poi standardizzato e la narrazione visiva sequenziale.