La frase latina, nota in tutto il mondo, utilizzata per annunciare il nuovo Pontefice è Habemus Papam. Una formula molto datata che risale, secondo alcuni, all’elezione di Papa Martino V durante il Concilio di Costanza nel 1417. Martino V divenne Pontefice in un periodo turbolento per la Chiesa cattolica, segnando la fine dello Scisma d’Occidente. In questo contesto, la formula Habemus Papam assunse un significato profondo. Non si trattava, infatti, soltanto di annunciare l’elezione di un nuovo papa ma di celebrare il ritorno all’unità dopo anni di confusione e incertezza.
In realtà non ci sono prove storiche di chi abbia pronunciato per la prima volta questa frase, ma nei secoli si è identificata come la formula di annuncio al pubblico più efficace. La notizia non riguardava solo il clero romano, ma doveva raggiungere anche il popolo. Essendo il latino la lingua ufficiale della Chiesa era naturale che usassero queste parole, ma la sua brevità e la sua semplicità sono da sempre i punti di forza che l’hanno tramandata fino ad oggi.

Il compito di pronunciare tali parole spetta al cardinale protodiacono, ovvero il cardinale diacono più anziano per nomina (ruolo attualmente coperto dal francese Dominique Mamberti). L’annuncio completo è:
Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam! Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum [nome del neo eletto] Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem [cognome del neo letto], qui sibi nomen imposuit [nome scelto dal nuovo Papa].
In italiano la formula si traduce così:
Vi annuncio una grande gioia, abbiamo il Papa! L’eminentissimo e reverendissimo signore, signore (nome del neoeletto), cardinale (cognome del neoletto) della Santa Chiesa Romana, il quale ha scelto per sé il nome di (nome scelto dal nuovo papa).
Il testo latino del cosiddetto Habemus Papam, ha spiegato don Davide Piras ( membro della squadra di scriptores dell’Ufficio Lettere Latine vaticano) è in parte ispirato al capitolo 2 del Vangelo di Luca. In particolare sembra si riferisca alle parole che utilizza l’Angelo quando annuncia ai pastori la nascita del Messia, definendolo una grande gioia per tutto il popolo. Habemus Papam è molto più di due semplici parole in una lingua che molti ritengono morta. È un simbolo potente, un richiamo al passato, un annuncio chiaro e un momento di unione per tutti i fedeli. Racchiude in sé stabilità, continuità della fede e speranza.