Il servizio di leva potrebbe tornare. Dopo averlo anticipato al raduno degli Alpini a Vicenza, lo scorso 12 maggio, il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini ha annunciato che è stata depositata alla Camera la proposta di legge, voluta dalla Lega per reintrodurre il servizio civile o militare. Tutto questo su base regionale e da svolgere esclusivamente in Italia. In cosa si differenzia dalla vecchia leva, spauracchio di intere generazioni di maschi italiani? La proposta, firmata dal deputato della Lega Eugenio Zoffili, prevede sei mesi di servizio civile o di formazione militare per tutti le e i giovani italiani di età compresa tra i 18 e i 26 anni, sia uomini che donne.
Nell’idea della Lega, questo servizio di leva dovrebbe consentire a ragazze e ragazzi di contribuire alla comunità attraverso attività come il salvataggio, la protezione civile, il pronto soccorso e la protezione dei boschi. In questo senso, la vicinanza al proprio luogo di residenza sarà aspetto prioritario. Il servizio, infatti, sarà svolto esclusivamente nel territorio nazionale e nella propria Regione di residenza o domicilio. Niente più trasferimenti, insomma, in città distanti dalla propria, lasciando studi e lavoro. “È una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri che potrà avere effetti molto positivi“, scrive Salvini sui Social.
Le reazioni
Le reazioni alla proposta non sono state eccessivamente positive. E due “no” belli grandi arrivo direttamente dal governo. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha detto: “Le forze armate non possono essere pensate come un luogo per educare i giovani, cosa che deve essere fatta dalla famiglia e dalla scuola”.
Per il ministro degli Esteri Antonio Tajani, invece, si tratta di un una possibilità costosa e irrealizzabile. “Non credo che si possa fare questa cosa perché costerebbe troppo. Non potremmo utilizzare quei militari perché non sarebbero pronti“.
Negativa anche la presa di posizione della segretaria del PD, Elly Schlein. “Noi siamo per vedere nelle mani dei giovani il futuro, non il fucile”. Sulla stessa linea anche Enrico Borghi di Italia dei Valori: “Salvini vuole reintrodurre la leva obbligatoria. Crosetto è contrario. Tajani dice che costa troppo, e non si può fare. Invece di porsi seriamente il tema della difesa europea, al governo giocano e si dividono, usando un tema delicatissimo come specchietto per la campagna elettorale. È la cifra di una presunta classe dirigente“.