L’attore francese Gérard Depardieu è stato condannato per aggressione sessuale da un tribunale di Parigi. Il processo avrebbe dovuto svolgersi a ottobre del 2024, ma era stato rinviato per motivi di salute dell’imputato ed era iniziato a marzo. L’attore non era presente in aula questa mattina e il suo avvocato ha già detto che farà ricorso contro la sentenza.
Gérard Depardieu potrà avvalersi della sospensione della pena, ma è condannato all’ineleggibilità per due anni e all’iscrizione nel registro degli autori di reati sessuali.
La prima donna a denunciarlo fu una scenografa cinquantatreenne che sarebbe stata afferrata da Depardieu e bloccata fra le gambe dell’attore, durante la lavorazione di Les Volets verts di Jean Becker, nel 2021. E, in seguito, palpeggiata ripetutamente. Depardieu avrebbe accompagnato tutto questo con una frase allusiva: “Ti pianterò il mio grosso ombrellone nel tuo sesso“. La donna ha parlato di una forza sovrumana dell’attore e del fatto che sia stato necessario l’aiuto di altre persone per liberarsi.
La seconda a sporgere denuncia è una donna abusata dall’attore nella sua casa di Parigi, durante un meeting per preparare le riprese del film Le Magicien et les Siamois di Jean-Pierre Mocky del 2014. Aveva all’epoca 24 anni.

Il presidente del tribunale, durante la lettura della sentenza, ha detto che le dichiarazioni delle due donne, identificate con i nomi di fantasia Amélie e Sarah, sono state supportate da diverse testimoni dirette. Il giudice ha anche spiegato di non ritenere convincente né plausibile la spiegazione data in aula dall’attore, che ha affermato di aver afferrato una delle due donne a un’anca per non scivolare.
Il pubblico ministero aveva chiesto che Gérard Depardieu venisse condannato a 18 mesi di carcere con sospensione della pena, subordinata a un periodo di 3 anni di libertà vigilata con obbligo di sottoporsi a un trattamento psicologico. Il legale di Depardieu, Jérémie Assous, ne aveva invece chiesto l’assoluzione, sostenendo che a essere vittima di «molestie» e di un «complotto femminista» fosse proprio il suo cliente.
Assous non ha certo brillato per eleganza durante il processo, rivolgendosi alle avvocate delle due donne in termini molto dispregiativi e sessisti. Atteggiamento che ha spinto circa 200 avvocate e avvocati a firmare un duro editoriale pubblicato da Le Monde
“Attaccare ripetutamente delle colleghe solo perché donne, adottare una strategia chiaramente sessista, violare il rispetto dovuto alla toga colpendo il loro sesso e/o genere, non deve mai trovare posto in un’aula di giustizia. La giustizia non può ignorare il mondo in cui vive. Un mondo in cui il maschilismo sta prendendo piede, e dove la lotta contro le disuguaglianze di genere richiede una vigilanza ancora più attenta e attiva. Una giustizia che tollera il sessismo in silenzio non è all’altezza delle sfide del presente“.
Depardieu è il più famoso attore a essere stato accusato in Francia dall’inizio del movimento #MeToo. Egli è stato anche indagato per stupro e violenza sessuale nei confronti dell’attrice Charlotte Arnould. Un’altra denuncia, da parte dell’attrice Hélène Darras, risale al 2007, ma il reato è caduto in prescrizione. In totale, oltre tredici donne lo hanno accusato di abusi sessuali. Un’altra attrice, Emmanuelle Debever, lo denunciò per le molestie sul set di Danton, del 1983. La donna si era poi suicidata gettandosi nella Senna.