Al Capone, uno fra i più famosi gangster della storia criminale statunitense, ha origini italiane; entrambi i suoi genitori, Gabriele Caponi e Teresa Raiola erano infatti nati ad Angri, un paese in provincia di Salerno. Caponi, nato Gabriele Francesco Saverio il 12 dicembre 1865, era l’erede di una famiglia di noti pastai della zona; Raiola, nata il 28 dicembre 1870, si guadagnava da vivere come sarta. I due, dopo il matrimonio, contratto il 25 maggio 1891, avrebbero presto tentato la fortuna, come decine di loro compaesani, salpando per il Nuovo Mondo.
Nel 1895 (secondo alcune fonti il viaggio sarebbe però avvenuto già nel 1893) Gabriele e Teresa lasciano Castellamare di Stabia a bordo della nave Werra, in direzione di New York; con loro il primogenito, Vincenzo, e Raffaele, di appena tre mesi; le incertezze degli storici attorno a questo viaggio riguardano anche la possibilità che marito e moglie abbiano affrontato la traversata in momenti diversi o, come appare più probabile, nel corso dello stesso viaggio, ma in classi diverse; Gabriele infatti avrebbe viaggiato in terza classe, mentre Teresa, che al momento di salpare era incinta, si sarebbe accomodata in seconda classe.
Al loro arrivo, Gabriele, che presto avrebbe cambiato il suo cognome in Capone, decise di stabilirsi a Brooklyn, nel Navy Yard, evitando quella che fino ad allora era stata la destinazione preferita degli immigrati italiani a New York, il Lower East Side di Manhattan; tuttavia, le sue speranze di trovare una sistemazione migliore, lontano dalla criminalità dilagante, si infransero presto contro la realtà dei fatti; Gabriele pensò inizialmente di lavorare come apprendista barbiere, per poi aprire un negozio tutto suo, ma nessuno volle assumerlo; all’epoca, infatti, agli immigrati italiani in America erano riservati i lavori manuali più umili e pericolosi, legati alla costruzione delle grandi opere cittadine; Gabriele si trovò quindi costretto, nei primi anni di permanenza, a lavorare come operaio a contratto nelle più svariate occupazioni; dal canto suo Teresa, che a differenza del marito, parlava l’italiano poco e male, si arrangiò come sarta in diverse boutique.
Dopo aver dato alla luce il terzo figlio Salvatore nel 1895, la donna non ebbe ulteriori gravidanze per qualche anno; nel frattempo Gabriele, grazie ai guadagni ottenuti, era riuscito a spostare tutta la famiglia in un appartamento al 69 di Park Avenue, dove l’uomo peraltro aprì anche il suo primo negozio di barberia; qui, il 17 gennaio 1899 nacque Alphonse Capone, il quarto figlio della coppia, e il primo a essere stato concepito negli Stati Uniti. Ne seguiranno altri cinque: Erminio (1901), Umberto (1906), Amadoe (probabile grafia errata per Amedeo, 1908), Erminia (1910, morta lo stesso anno) e Mafalda (1912), l’unica a non ricevere mai un soprannome americanizzato; solo in tarda età, infatti, accettò di farsi apostrofare come “zia Maffie” dai suoi (innumerevoli) nipoti.
Gabriele Capone sarebbe morto nel 1920, a soli 54 anni, dopo un infarto in una sala da biliardo; Teresa, invece, sarebbe morta nel 1952, a Chicago, nell’appartamento regalatole tempo prima dal figlio Al.