Un luogo ai confini del mondo, sperduto in mezzo all’Oceano Atlantico meridionale, tra Africa e America Latina. Un’isola così distante da essere stata ribattezzata Isola Inaccessibile, per le difficili condizioni ambientali. Qui, a fine ‘800, vissero in completa solitudine per due anni, i fratelli tedeschi Frederick e Gustav Stoltenhoff. Essi trasferiscono sull’Isola Inaccessibile con lo scopo di avviare un commercio di pelli di foche. Riescono a vivere in quella landa desolata per ben due anni, prima di dichiarare fallita la loro impresa e tornare verso Città del Capo. L’isola Inaccessibile (Inaccessible Island) è la più piccola delle Isole Nightingale e si trova a nord-ovest della stessa isola Nightingale. Fa parte dell’arcipelago Tristan da Cunha assieme all’isola Tristan Da Cunha, unico luogo abitato, Nightingale e Gough, nel territorio britannico d’oltremare di Sant’Elena.
L’Isola Inaccessibile è un vulcano estinto. Deve il suo nome all’equipaggio della francese Etoile du Matin, che nel 1778 tentò un approdo, senza riuscirvi, poiché appunto impervia. Prima dei fratelli Stoltenhoff, l’isola Inaccessibile ospitò, si fa per dire, i naufraghi della Blenden Hall. Resistettero 16 settimane nutrendosi di uccelli e carne di foca, prima di essere salvati da una nave inglese. L’isola Inaccessibile è riserva naturale dal 1997. E dal 2004 è patrimonio dell’UNESCO.
Frederick Stoltenhoff nasce a Mosca nell’aprile del 1847 da madre inglese e padre tedesco, produttori e commercianti di tessuti. Gustav vede la luce invece ad Acquisgrana nel 1852, dopo il ritorno della famiglia in Germania. I due hanno attitudini lavorative diverse. Frederick ama il commercio ed è contabile in una ditta di stoffe. Gustav, più avventuroso, ama viaggiare e girare il mondo. Frequenta la scuola navale di Amburgo e nel 1869 s’imbarca sulla nave Guglielmina diretta in Sudamerica. Allo scoppio della guerra franco-prussiana nel 1870, Frederick è chiamato al fronte, dove si distingue per il coraggio. Il giovane Gustav, neanche diciottenne, si imbarca sulla Beacon Light diretto a Rangoon. Proprio il naufragio della nave carboniera gli fa conoscere per la prima volta Tristan da Cunha e l’Isola Inaccessibile.
A fine guerra i due si ritrovano ad Acquisgrana e lavorano insieme a una folle idea: trasferirsi sull’Isola Inaccessibile per arricchirsi commerciando in foche. Decidono di partire alla volta dell’isola, portando con sé provviste, materiali per costruirsi una casa e un cagnolino. Non fanno i conti con un territorio davvero nefasto. E, dopo due anni, un tempo comunque considerevole, il progetto naufraga miseramente. Di loro resta un isolotto a sud di Inaccessible Island, che porta il loro nome.