Marlon Brando è stato una delle icone assolute del cinema internazionale eppure, quando muore il 1 luglio 2004 a 80 anni, è solo e quasi dimenticato. Almeno dalla generazioni più giovani. A spegnerlo presso il Centro Medico dell’UCLA a Los Angeles è una crisi respiratoria, dovuta a un enfisema polmonare che lo affliggeva da tre anni. Tanto per dimostrare che anche le star possono spegnersi nel più comune dei modi. Il giorno della sua scomparsa, comunque, è stato uno degli ultimi in cui il mondo del cinema ha ricordato di celebrare Brando. A farlo, in modo particolare, è stato il The Guardian con queste parole:
“Brando è stato l’attore americano della modernità. Un artista che apparteneva al cerchio ristretto degli attori più sublimi, più potenti e pericolosi. Quelli capaci di trascinare personaggio e pubblico in una dimensione emozionale fino a quel momento segreta. E la cosa più sorprendente è che la sua indiscussa superiorità si basa su una manciata di film e un’unica, memorabile interpretazione teatrale. Anche se John Gielgud, che lo aveva conosciuto nel Giulio Cesare di Joseph Mankiewicz, lo invitò a Londra per una stagione teatrale, lui non lo seguì. Si comportò come Stanley Kowalski. Andò a Hollywood e diventò una star. La strada più veloce per disprezzarsi… Denaro, fama e adulazione furono i veleni che, una volta assaggiati, per lui si trasformarono in orrori“.
In effetti Marlon Brando può essere ricordato in molti modi; per i film in cui ha recitato, per la sua vita privata, per le convinzioni che lo hanno portato a prendere anche delle posizioni nette nei confronti del sistema culturale americano e come uomo che, ad un certo punto, ha volontariamente distrutto il suo corpo caricandolo di eccessi e sovrappeso.
Prima di tutto questo, però, Brando è stato l’attore moderno per eccellenza. Il primo poster boy, l’incarnazione del sex symbol maledetto e problematico che, nel corso degli anni, sarebbe stato riproposto in molte e diverse versioni. Nessuna di queste, però, dotate dello stesso impatto impresso da Marlon, capace di dare corpo e sostanza ad una T-shirt bianca ed una giacca di pelle nera con la sola forza del suo sguardo. E scusate se è poco.