L’assegnazione dei premi Oscar è un processo meticoloso che coinvolge i membri dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Fondata nel 1927, l’Academy è composta da oltre 10.000 professionisti del cinema, divisi in 17 settori, ognuno rappresentativo di una specifica categoria dell’industria cinematografica (attori, registi, sceneggiatori, ecc.). Dal 2016 l’Academy ha intrapreso un percorso di diversificazione, invitando a farne parte artisti di fama mondiale e ampliando considerevolmente il numero dei suoi membri. Ma come funziona il processo di votazione?
La prima fase è dedicata alla scelta dei candidati per ogni categoria. Ogni settore vota esclusivamente per la propria categoria di competenza. Ad esempio, gli attori nominano gli attori, i registi nominano i registi, e così via. L’unica eccezione è la categoria “Miglior Film”, per cui tutti i membri dell’Academy possono esprimere il proprio voto. Per essere nominabile, un film deve rispettare criteri specifici, tra cui una proiezione pubblica a pagamento per almeno una settimana in una sala di Los Angeles entro l’anno di eleggibilità. Documentari e film stranieri seguono criteri differenti.
Il sistema di voto adottato è quello preferenziale. Ogni membro esprime e classifica fino a cinque candidati in ordine di preferenza. I voti vengono conteggiati attraverso un sistema che assegna le nomination ai candidati che superano una determinata soglia di voti. In caso di mancato raggiungimento della soglia, i voti vengono redistribuiti secondo la seconda preferenza indicata sui singoli voti.

Una volta annunciate le nomination (qui l’elenco completo dei candidati agli Oscar 2025), si passa alla seconda fase: la scelta dei vincitori. A questo punto, tutti i membri attivi e a vita dell’Academy possono votare in tutte le categorie, indipendentemente dalla loro specializzazione, anche se viene scoraggiato il voto in ambiti in cui non si ha competenza. Per il “Miglior Film” viene utilizzato nuovamente il sistema di voto preferenziale, mentre per tutte le altre categorie si applica il voto popolare diretto.
Nel caso di “Miglior Film”, i membri classificano i candidati in ordine di preferenza. Se nessun film supera il 50% dei voti al primo scrutinio, il film con meno preferenze viene eliminato e i suoi voti vengono redistribuiti secondo la seconda scelta indicata. Questo processo continua fino a quando un film raggiunge la maggioranza assoluta.
Il risultato finale è noto solo a due contabili di una società designata dall’Academy. I nomi dei vincitori vengono memorizzati, sigillati in due set di buste e custoditi in due valigette segrete fino al giorno della cerimonia. Tutto questo, salvo tragici imprevisti, come successe con l’assegnazione sbagliata dell’Oscar a La la land:
Inizio delle votazioni finali: 11 febbraio.
Fine delle votazioni: 18 febbraio.
Cerimonia di assegnazione: 2 marzo.