Giancarlo Magalli ha raccontato della malattia che ha avuto, un linfoma alla milza. Il tumore gli è stato diagnosticato nel 2022, in seguito ad alcuni accertamenti a cui si era sottoposto, perché accusava dei dolori alla milza sempre più persistenti. Il conduttore oggi è guarito e ha raccontato di essere stato sottoposto a chemioterapia e di aver perso 24 chili. I medici, spiegò Magalli, dissero alle sue figlie che se non si fosse curato avrebbe avuto poche speranze di farcela.
Agli inizi del 2023, passato il brutto periodo relativo ai suoi problemi di salute, Giancarlo Magalli ha raccontato in tv, da Silvia Toffanin, di aver avuto un tumore e di averlo scoperto dopo una serie di vicissitudini. Inizialmente il conduttore aveva dei forti dolori alla milza, che inizialmente aveva collegato ad una caduta che aveva fatto tempo prima. In più una stanchezza sopraggiunta dopo gli impegni per la sua partecipazione a Il Cantante Mascherato. Una partecipazione impegnativa, ma la stanchezza era “anomala”, ricorda Giancarlo.Quando i dolori si sono fatti più forti, si è reso necessario fare degli accertamenti e in quel momento a Giancarlo è sopraggiunta un’infezione. Dopo essere guarito dall’infezione, ha proseguito gli accertamenti e ha scoperto di avere un linfoma.
“Ho preso un’infezione molto seria. Sono stato ricoverato e avevo delle visioni. Vedevo cose che non esistevano. Sotto effetto dei farmaci, in ospedale facevo cose che non avrei dovuto fare, ad esempio mi sono staccato i cateteri che avevo addosso. Mi hanno detto che dovevano legarmi al letto, volevo morire all’idea di essere legato.” In quel periodo difficile, Magalli ha potuto contare sull’affetto delle persone care. Le sue ex mogli, i loro mariti, le sue figlie, tutte gli stavano accanto, facendo dei turni in ospedale per assisterlo. “Quando succedono queste cose scopri dei rapporti che non pensavi fossero così profondi” – ha concluso il presentatore.
Dopo essere guarito dall’infezione però, arriva un’altra diagnosi nefasta. linfoma. “I medici dissero che se non mi fossi curato immediatamente, me ne sarei andato nel giro di due mesi. A me per fortuna hanno detto una mezza verità, ovvero che era curabile, solo le mie figlie sapevano tutto. Ed è stato meglio così”
Tutto il suo percorso, spiegò Giancarlo Magalli, durò sette mesi “Tra i colleghi lo sapevano in pochi”