Alessio Boni protagonista de Il metodo Fenoglio ispirato dai romanzi di Gianrico Carofiglio ha spiegato il significato del titolo della serie, che si riferisce al metodo investigativo del suo personaggio, il maresciallo Pietro Fenoglio, che è basato sull’empatia: “Lui odia la violenza e non vorrebbe neanche avere l’arma di ordinanza, vorrebbe arrestare i criminali non con le manette ma attraverso la psiche. Vuole conoscere l’essere umano e lo fa con scrupolo e pazienza per arrivare alla verità e al colpevole” ha spiegato all’ANSA.
Oggi 27 novembre alle 21:30 andrà in onda su Rai 1 la prima puntata di questa nuovo prodotto italiano ambientato negli anni ’90, in un periodo in cui la Sicilia è sgomenta dagli attacchi malavitosi a Giuseppe Falcone e Paolo Borsellino, mentre la malavita a Bari diventa una vera e propria mafia.
La trama, che ha come protagonista Il maresciallo Pietro Fenoglio, è tratta dalla trilogia di Carofiglio Il Maresciallo Fenoglio e racconta la storia di un uomo che desiderava diventare un insegnante di lettere ma, dopo la morte del padre, si ritrova a fare il carabiniere e si trasferisce dal Piemonte a Bari, dove si innamora della professoressa Serena Morandi. Qui comincia presto ad indagare sulla criminalità mafiosa che serpeggia tra le strade della cittadina, adottando una metodologia di conduzione delle indagini alquanto originale: infatti è convinto che per combattere i sistemi criminali bisogna conoscere a fondo i suoi nemici, entrando così in empatia con loro.
Parlando ancora del suo personaggio, Boni ha anche aggiunto: “Amo la sua capacità di non volere tutto subito, è un uomo che ha pazienza non crede alle coincidenze, al caso, va a fondo è scrupoloso nei dettagli, dotato di intuito e fiuto, perché la fretta al contrario rischia di farti fare errori nelle indagini”