La casa in fondo al lago, film horror del 2021 di Julien Maury e Alexandre Bustillo, finisce con la morte di Tina per annegamento. A pochi metri dal pelo dell’acqua i polmoni della ragazza cedono, uccidendola. In una scena dopo i titoli di coda, vediamo Pierre intrattenersi con un’altra coppia di turisti, presumibilmente per parlare loro della casa sommersa.
I protagonisti assoluti del film, Ben e Tina, sono due giovani fidanzati che amano viaggiare in cerca di avventure alla continua ricerca di posti sperduti e misteriosi da documentare per il loro canale Youtube di successo. Durante una vacanza presso un paesino belga, i due vengono indirizzati verso un lago, considerato molto caratteristico. Arrivati, scoprono con delusione che si tratta di una arcinota meta turistica; sul posto, però, si imbattono in Pierre, un uomo all’apparenza cordiale che parla loro di una vera e propria casa sommersa dalle acque, situata sul ramo opposto del lago.
Dopo circa 30′ dall’immersione, e dopo aver quasi completato l’esplorazione della casa, i due ragazzi cominciano a notare alcune stranezze all’interno dei locali, come oggetti in movimento, strani simboli, e suoni provenienti da un pianoforte; arrivati all’interno di un grande stanzone, gli esploratori trovano due figure incatenate e incappucciati con strani copricapi. Ben, rimuovendoli, risveglia gli apparenti cadaveri che iniziano a rincorrere i protagonisti: a quel punto, Ben e Tina decidono di fuggire attraverso il camino, ma la struttura crolla su di loro; i due, sommersi dai calcinacci si ritrovano ora in due parti diverse della casa; Tina, rimasta bloccata all’interno del condotto, chiama Ben in aiuto: il ragazzo si ritrova invece all’interno della camera da letto al piano superiore. Nel frattempo, grazie ad alcune foto presenti nella stanza, Ben capisce che i corpi risvegliati sono quelli dei proprietari della casa e che Pierre è loro figlio; la figura femminile, quella della figlia Sarah, si avvicina di soppiatto a Ben; intanto, Tina cerca di sfuggire come può agli assalti della figura maschile, mentre insiste a chiamare a gran voce il fidanzato. per poi ritrovarlo, maschera d’ossigeno danneggiata ma apparentemente incolume, in una stanza adiacente.
Il ragazzo, però, inizia a mostrare eccessiva calma e in mezzo a discorsi apparentemente deliranti, conduce Tina in un seminterrato dove su uno schermo vengono proiettate delle immagini: Ben, sotto possessione di Sarah, figlia dei proprietari, i Montégnac, racconta a Tina in pochi attimi la storia di quella casa maledetta: il padre di famiglia e il figlio Pierre rapivano bambini dalle campagne circostanti per offrirli in sacrificio al Demonio: i genitori dei bambini scomparsi, una volta capita la verità, sterminarono l’uomo e l’incolpevole figlia Sarah, mentre Pierre riuscì a fuggire e a salvarsi. Terminato il racconto, Ben cerca di uccidere Tina per farla restare per sempre con sé insieme agli spiriti della casa, ma durante la colluttazione tra i due, Tina gli pugnala un braccio, risvegliandolo improvvisamente dal delirio.
Mentre la riserva di entrambe le bombole d’ossigeno scende drammaticamente, Tina sembra finalmente aver trovato una via d’uscita dalla casa, per sè e per Ben; proprio in quel momento, però, Sarah arriva alle spalle di Ben, pugnalandolo a morte. Tina, ormai a corto di ossigeno, si libera a strattoni dalla presa degli spiriti malvagi, e dopo essersi disfatta dell’inutile peso superfluo dell’equipaggiamento di ripresa, imbocca la via d’uscita dalla casa e poi comincia lentamente a risalire verso la superficie. Dopo aver intravisto la luce riflessa sul pelo dell’acqua ed essersi finalmente tolta anche la maschera d’ossigeno, Tina esala l’ultimo respiro, per finire a galleggiare esanime appena sotto la superficie. Poco prima dei titoli di coda, il film si chiude con un’inquadratura dall’esterno del lago deserto e silenzioso. Come detto, in una scena al termine dei titoli di coda vediamo poi Pierre in compagnia di due turiste, in piedi davanti al lago.