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Home » Spettacolo » Perché i Grammy si chiamano così? Il merito è di una segretaria di New Orleans

Perché i Grammy si chiamano così? Il merito è di una segretaria di New Orleans

Un concorso a premi, l'idea geniale di una donna e le statuette più ambite dai musicisti americani hanno avuto il loro nome: Grammy.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino2 Febbraio 2025
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La statuetta di un Grammy
La statuetta di un Grammy (fonte: Grammy.com)
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Questa notte, ora italiana, Los Angeles ospiterà la cerimonia di assegnazione dei Grammy, i più importanti riconoscimenti musicali. La statuetta, dalla forma di grammofono, è diventata ormai iconica, e in qualche modo suggerisce il perché del loro nome. Ma come si arrivò alla scelta di Grammy? La storia è lunga ma, come sempre, con dei risvolti divertenti. Vi basti sapere che fu istituito un concorso nazionale, vinto da una segretaria di New Orleans, la signora Rosejay Elizabeth “Jay” Danna.

I Grammy
I Grammy (fonte: Rolling Stone)

Nel 1957, l’industria musicale americana istituì un’accademia per celebrare i migliori artisti e le migliori performance dell’anno. Si tratta della National Academy of Recording Arts and Sciences (NARAS), oggi conosciuta semplicemente come Recording Academy. Dovevano però trovare un nome per i premi che sarebbero stati assegnati durante la cerimonia di gala. Tra le prime idee c’erano “The Eddies”, in omaggio a Thomas Edison, pioniere della registrazione sonora, e “disky”, che però non convinsero. Si optò infine per delle statuette a forma di grammofono, ma mancava ancora il nome ufficiale.

A poche settimane dalla prima cerimonia, la NARAS decise di coinvolgere il pubblico in un concorso. Chi avrebbe suggerito il nome migliore avrebbe vinto 25 album! Tra le proposte arrivate, ben più di una indicava “Grammy”. La vincitrice fu Rosejay Elizabeth “Jay” Danna, una segretaria di New Orleans che si ispirò ai ricordi del suo grammofono di casa.

Purtroppo, nonostante la vittoria, la richiesta di ricevere un Grammy come premio aggiuntivo venne rifiutata dall’accademia, poiché all’epoca solo i vincitori potevano possedere l’ambito trofeo.

Così, il 4 maggio 1959, durante la prima edizione dei Grammy Awards tenutasi a Los Angeles, vennero premiati artisti leggendari come Ella Fitzgerald e Henry Mancini, ma anche Alvin e i Chipmunks (all’epoca chiamati “David Seville and the Chipmunks”), che portarono a casa ben tre statuette per la loro canzone natalizia di successo. Per la cronaca, ci fu gloria anche per il nostro Domenico Modugno, vincitore con Nel blu, dipinto di blu (Volare).

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