Jasmine Paolini, nuova stella del tennis italiano, è finalista al Roland Garros dove sabato prossimo sfiderà Iga Świątek.
Nasce a Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca, il 4 gennaio 1996, sotto il segno del Capricorno. Suo padre, Ugo, è italiano ed è proprietario di un bar. La madre, invece, Jacqueline, è polacca, ma di sangue ghanese. Proprio lei sceglie il nome della primogenita. Fino ai 10 anni passa spesso le vacanze nella patria della mamma, in particolare nella città di Łódź, per questo parla fluentemente il polacco. Ha un fratello più piccolo, William, anch’egli tennista. Si avvicina alle racchette in giovane età grazie al papà e allo zio Adriano.
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A 15 anni entra nel college federale di Tirrenia. Qui inizia a pensare a sé stessa come una professionista e di fatto inizia la sua carriera. Pur giovanissima, in carriera ha già vinto due tornei del circuito maggiore femminile, in singolare, tra cui il WTA 1000 di Dubai. Parlando di Grande Slam, invece, la finale al Roland Garros è il punto più alto, che peraltro le ha fatto guadagnare la decima posizione nella classifica mondiale.
Paolini è alta 1,63, non una cifra ragguardevole per una tennista, anche se è una caratteristica che non l’ha mai scoraggiata. “L’altezza non è un deficit enorme. Nei tornei ci sono anche delle giocatrici non troppo alte. Ha i suoi pro e i suoi contro, come ogni cosa. Mi chiedo soltanto come servirei se fossi più alta. Forse lo farei un po’ meglio ma sarei meno agile“, ha spiegato.
Ama Jovanotti e Ligabue e al momento non è chiaro se abbia un fidanzato o meno. Di sicuro, dedica tutte le sue energie agli allenamenti. Impegnandosi in particolare sul training per migliorare la resistenza. Cruciale per il suo gioco dinamico.