Con ancora la delusione per la partita dei quarti persa contro l’Ungheria, per una serie di discutibili decisioni arbitrali, gli azzurri della pallanuoto oggi nella sfida contro la Spagna, valida per un piazzamento dal quinto posto, ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, hanno dato vita a una protesta vibrante. Il Settebello è entrato in campo in sette, giocando però in 6. Subito dopo il via del match, il CT Campagna ha chiesto un time-out per permettere a Francesco Condemi, espulso ingiustamente contro l’Ungheria, di ricevere l’applauso dei compagni e del pubblico e auto espellersi.
L’inizio del primo quarto è stato quindi surreale, con gli azzurri in 6 e 4 reti subite.
Subito prima, però, la squadra aveva ascoltato l’inno di Mameli dando le spalle al tavolo degli arbitri prima dell’inizio della sfida. Una protesta del genere non si era mai vista.
LA PROTESTA DEL SETTEBELLO 👏
Dopo i torti arbitrali subiti nel quarto di finale contro l’Ungheria gli azzurri decino di girarsi di spalle rispetto arbitri e giuria durante l’inno.
Al 1° pallone conquistato il CT Campagna chiama timeout e Condemi si autoespelle. pic.twitter.com/b3BeyQ3mmV— Eurosport IT (@Eurosport_IT) August 9, 2024
L’Italia, dunque, ha protestato duramente con la World Aquatic e il TAS, che hanno rigettato il ricorso per la ripetizione della partita dei quarti persa ai rigori contro i magiari. Gara che era totalmente nelle mani degli azzurri, arrivata ai rigori per un gol annullato e per un’espulsione per brutalità inesistente da parte di Condemi.
Gli azzurri avevano chiesto una revisione della decisione della partita e del fallo di Francesco Condemi, chiedendo la possibilità di rigiocare il match. Secondo alcune fonti, l’ostracismo della World Aquatic sarebbe da legare al braccio di ferro che da tempo hanno con il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli.